Uno dei lavori più divertenti e giovani oggi è sicuramente quello dell’animatore turistico. Questo perché si associa questa figura a divertimento, luoghi esotici e sorrisi. In effetti è un po’ così, ma non bisogna sottovalutare che si tratta comunque di un impiego e serio. Per fare l’animatore turistico non basta avere voglia di divertirsi, ma ci vuole anche tanto impegno e preparazione. È chiaro che avere un carattere estroverso ed essere persone socievoli e allegre, consente di svolgere al meglio questo tipo di lavoro.
L’animatore lavora ogni giorno presso strutture turistiche ubicate di norma in luoghi dove le persone vanno in vacanza, quindi di solito bei luoghi. Il suo mestiere è quello di intrattenere, far divertire, allietare chi va in vacanza, grandi e piccini. Chi lavora nell’ animazione turistica si impegna nell’organizzazione di eventi e attività di vario genere: si va dai laboratori, ai tornei sportivi, ai momenti di danza. Tutte queste attività diverse fanno subito capire il perché l’animatore turistico è multitasking.
Le qualità dell’animatore turistico
Per fare bene questo lavoro la persona deve essere coach sportivo, ballerino, attore, motivatore, scenografo. Come si può capire ci sono quindi delle doti innate ed altre che invece si acquisiscono con il tempo e con lo studio. In particolare per essere attori, ci si è portati o meno, mentre per fare il fitness coach ci vuole un corso specifico. Lo stesso vale per fare l’animatore del miniclub, dal momento che si bada a dei bambini e si hanno quindi responsabilità particolari.
Per fare bene l’animatore turistico sicuramente aiuta l’essere estroversi e socievoli, anche con persone del tutto sconosciute. Chi fa questo mestiere, inoltre, deve resistere bene agli stress e al lavoro a ritmi talvolta frenetici. La pazienza è una dote innata che va comunque anche coltivata: non sempre gli ospiti delle strutture turistiche sono educate, ma bisogna sempre mantenere la calma.
Di fatto, non ci sono scuole specifiche per diventare animatori turistici, anche se di certo può aiutare una formazione scolastica presso istituti di stampo turistico. Per fare questo lavoro, tuttavia, ci sono corsi indetti direttamente da chi si occupa di gestire l’animazione, allo scopo di formare al meglio il proprio personale.
La giornata tipo di chi fa questo lavoro
Un animatore si alza presto al mattino per mettersi a disposizione dei clienti delle strutture turistiche. Una prima fase, prima di qualunque attività, è quella di mettere insieme le persone facendo un giro negli spazi comuni della struttura. Più persone ci sono meglio è, perché le attività sono più divertenti e funzionano meglio se i partecipanti sono diversi. Ogni ora circa ci sono attività diverse che intrattengono fino all’ora di pranzo. Di solito si prevede una pausa pranzo, anche perché di solito gli ospiti stessi si ritirano qualche ora a mezza giornata.
Nel pomeriggio si ritorna a raccogliere le persone e a fare altre attività. Se ci sono più animatori, ognuno di essi o a coppia, si occuperanno di gestire le varie attività. Verso sera si apre un altro momento di pausa, ma di solito più breve. Immediatamente dopo cena si parte con il programma serale che prevede una prima e una seconda serata, di solito. Una full immersion, insomma, che talvolta viene suddivisa in turni diversi.