Economia e lavoro - 24 ottobre 2019, 12:45

Mahle avvia la procedura di licenziamento per 453 lavoratori degli stabilimenti di Saluzzo e La Loggia

Parte oggi la trattativa che durerà 75 giorni, 45 di fase sindacale e in caso di mancato accordo si passerà alla fase amministrativa di 30 giorni

E’ terminata da poco la prima delle tre assemblee in programma per oggi presso gli stabilimenti Mahle di Saluzzo e La Loggia.

L’azienda ha confermato ieri, mercoledì 23 ottobre, la volontà di chiudere le sedi piemontesi che producono componentistica automobilistica per fornitori esterni. Presso l’Amma di Torino i vertici tedeschi hanno incontrato le parti sindacali per comunicare questa decisione che coinvolge 453 lavoratori, 209 a Saluzzo e 244 a La Loggia.

“La situazione è complicata” – ha dichiarato il segreatario Fiom provinciale Pierandrea Cavallero al termine della prima assemblea – “I lavoratori hanno piena consapevolezza di questa scelta dell’azienda, ma c’è la risolutezza ad andare avanti. Non c’è rassegnazione, c’è la convinzione che insieme possiamo far cambiare idea all’azienda.”

Intanto questa mattina è stata avviata da Mahle la procedura di licenziamento collettivo per tutti i dipendenti a causa della cessazione dell’attività nei due stabilimenti. Da questo momento partono i  75 giorni di contrattazione dove i sindacati di Fiom, Fim e Fismic tratteranno con l’azienda. I primi 45 giorni sono risevati alla fase sindacale, in caso di mancato accordo si passa alla fase amministrativa di 30 giorni. La finestra di trattativa dovrebbe concludersi entro l’inizio del 2020 intorno al 5 gennaio. Dovrebbero, intanto, essere attivati parallelamente in Regione i tavoli istituzionali.

“Speriamo anche in un’udienza al Mise” – continua Cavallero – “Nonostante le crisi aperte in questo momento siano molte. Siamo disponibili a soluzioni che diano speranza a questi lavoratori e auspichiamo che l’azienda ritiri il procedimento. Parallelamente stiamo procedendo in sinergia con il sindacato Ig Metal (sigla dei metalmeccanici tedeschi ndr) per capire quali strategie poter affrontare con i vertici tedeschi.”

Domani i delegati e le segreterie incontreranno il sindaco di Saluzzo presso il municipio. “E’ il primo di tanti passaggi, non lasceremo niente al caso e attiveremo l’attenzione su questa crisi in ogni sede possibili e valuteremo di volta in volta tutte le iniziative possibili”.

Intanto le assemblee continueranno anche nel pomeriggio di oggi nei due stabilimenti.

Intanto anche Silvia Fregolent, deputata di Italia Viva, è intervenuta, annunciando una interrogazione sul tema. "Il precedente governo e il Ministero dello Sviluppo economico, di cui facevano parte autorevoli esponenti della Lega - ha detto - avevano dichiarato di seguire con attenzione la vicenda annunciando l'avvio di un tavolo di confronto con le parti, al fine di risolvere la problematica. Purtroppo, fino a oggi nulla è stato fatto: chiediamo quindi al nuovo esecutivo di intervenire concretamente e rapidamente per sostenere i lavoratori e le loro famiglie".

D.Cap.