Centro - 25 ottobre 2019, 16:32

Va in scena “Duo con piano”, spettacolo inserito nel cartellone del Cirko Vertigo di Grugliasco [FOTO]

Musica e danza si rincorrono, si corteggiano e si fondono tra loro: “Momenti di silenzio – spiegano i due protagonisti – in cui spesso il pubblico si perde, giochiamo col naturale desiderio dello spettatore di definire immediatamente tutto”

Inserito nel cartellone della nuova stagione del Cirko Vertigo di Grugliasco, domani alle 21 va in scena “Duo con piano” al teatro Cafè Muller di Torino che vede protagonisti due ballerini e pianisti, Annalisa Derossi e Gianfranco Celestino, una coppia nata dal fortuito incontro su internet di due artisti eclettici.

Entrambi torinesi, vivono all’estero da decenni, lei in Germania e lui in Lussemburgo, uniti da queste ed altre coincidenze, esplorano la loro identità al di là degli stereotipi e delle aspettative del pubblico in una simbiosi stupefacente. Musica e danza si rincorrono, si corteggiano e si fondono tra loro in un connubio impegnativo che dà spazio ad una coreografia con precise caratteristiche perché sono entrambi strumenti di un disegno artistico complesso: il pianoforte viene visto dagli spettatori come un terzo personaggio sul palco e la sua presenza è determinante.

Si danza e si suona per rispondere alle domande dell’intimo, lo spettacolo rappresenta soprattutto una ricerca di speculare uguaglianza con varie sfaccettature, due biografie che riflettono forti somiglianze: entrambi attraversano i confini dell’arte e della vita creando armonia, tensione, accordo e dissenso in egual misura. Si lasciano alle spalle i cliché artistici troppo familiari unendo le loro abilità, i due artisti indagano sui termini musicali familiari collocandoli in un contesto differente dal solito.

La musica originale nasce da una ricerca sull’interazione tra la qualità del movimento e la sua realizzazione tonale, una sintonia complessa tra diversi movimenti e le corrispondenti motivazioni musicali, col coraggioso tentativo di capovolgere completamente alcuni gesti. Oltre a tutto ciò c’è la dimensione umana: Annalisa e Gianfranco pongono domande che riflettono determinati standard coi quali si sono confrontati nella loro carriera: per esempio la rappresentazione di “momenti di silenzio – spiegano i due interpreti – in cui spesso il pubblico si perde, giochiamo con le parole e il naturale desiderio dello spettatore di definire immediatamente tutto”.

Massimo Bondì