La coalizione PD-M5S può funzionare a livello nazionale, ma non regionale e locale. A ribadirlo sono gli esponenti piemontesi dei due partiti, all'indomani delle elezioni regionali umbre che hanno visto eleggere a presidente la leghista Donatella Tesei, con il 57,55% delle preferenze. Il partito di Matteo Salvini, con il 36,9% dei voti, è di gran lunga la prima forza della regione. Il vero sconfitto delle consultazioni è il M5S, che ha superato di poco il 7%, mentre il Pd ha preso il 22,4%: il candidato della coalizione dem-grillini Vincenzo Bianconi è arrivato secondo con il 37,48%.
Una debacle, per cui la capogruppo regionale grillina Francesca Frediani chiede che qualcuno "si prenda le sue responsabilità". "O pensate - prosegue - di continuare a trovare alibi per rimanere a galla?".
Critico anche il consigliere comunale M5S Aldo Curatella, che scrive "si cerca sempre la via più breve e più facile per cercare di sopravvivere". "La riduzione a un misero 7.4% - continua - dimostra che è necessario riformare da zero il movimento, ripartendo dai territori e dalle richieste dei cittadini e allontanando tutte le persone che in questi anni hanno trasformato il movimento in un partito vicino a interessi terzi". Un pensiero condiviso dal Presidente del Consiglio Francesco Sicari, che chiede "ok far votare per "coalizioni elettorali" ma poi la campagna elettorale qualcuno va a farla?".
Contrari a replicare l'alleanza giallorossa alle elezioni locali e regionali anche i Dem piemontesi. Il segretario metropolitano del Pd Mimmo Carretta spiega come "sui territori abbiamo sindaci competenti, amministratori straordinari, militanti instancabili, dirigenti di Partito preparati. impariamo a fidarci di loro, ascoltiamoli, facciamo tesoro dei loro consigli prima che sia troppo tardi. Rispettiamoli. La storia insegna che far 'calare dall'alto' certe scelte non paga mai". Parole condivise anche dal capogruppo comunale Stefano Lo Russo, che parla di "alleanza innaturale, che è maggioranza solo nei palazzi romani ma non fuori da lì".
"Una alleanza nata "contro" qualcuno e non "per" fare qualcosa di buono. Quel qualcuno trionfa, chi si è messo insieme crolla. Qualcosa vorrà pur dire? O si cambia radicalmente impostazione o credo che sia bene per il Paese lasciare perdere. Di questo passo alle prossime elezioni, che prima o poi arriveranno, si sta preparando il terreno, stavolta sì, al trionfo della destra", conclude Lo Russo.
A esultare per il risultato il capogruppo regionale della Lega Fabrizio Ricca, che su Facebook scrive: "alla prossima elezione nemmeno il WWF potrà salvare il 5Stelle dall’estinzione. Il governo delle tasse è già morto!".