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Economia e lavoro | 31 ottobre 2019, 17:02

Al via Welfare Cafè, il progetto per il welfare aziendale “diffuso” nel Biellese e nel Canavese

L'iniziativa si è sviluppata nel 2019 su iniziativa di Unione Industriale Biellese e Confindustria Canavese, insieme a Il Filo da Tessere e Il Quinto Ampliamento

Al via Welfare Cafè, il progetto per il welfare aziendale “diffuso” nel Biellese e nel Canavese

Cristina Ghiringhello, direttore di Confindustria Canavese dichiara: “Ci confrontiamo continuamente con l'eredità dell'indimenticabile imprenditore Adriano Olivetti. Ritengo positiva questa collaborazione con Biella perchè siamo due entità simili e lavoriamo nella stessa direzione”.  

Per il direttore di Uib Biella Pier Francesco Corcione “è importante diffondere la responsabilità sociale d'impresa”. L'assessore regionale Elena Chiorino sottolinea che “un lavoratore soddisfatto è più motivato”. Infine, Chiara Caucino, assessore della Giunta Cirio, sostiene che “Carlo Felice Trossi fu l'esempio del welfare aziendale”.

Il progetto Welfare Café si è sviluppato nel 2019 su iniziativa di Unione Industriale Biellese e Confindustria Canavese, insieme a Il Filo da Tessere e Il Quinto Ampliamento, con l’obiettivo di diffusione del welfare, anche quello di produttività. E’ stato finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito della Strategia regionale We.Ca.Re., attraverso il Bando “Disseminazione e diffusione del welfare aziendale tramite enti aggregatori”.
 
Tutti gli aggiornamenti sono disponibili su www.welfare.cafe, il nuovo sito che rappresenta il punto di riferimento per le informazioni e gli appuntamenti del progetto.
 
Chiara Caucino, Assessore alle Politiche della Famiglia, dei Bambini e della Casa, Sociale, Pari Opportunità della Regione Piemonte, dichiara: “Il Welfare aziendale è fondamentale per lo sviluppo futuro delle PMI italiane, che sempre più volgono lo sguardo a forme maggiormente complesse della semplice retribuzione, ma che portano nel lungo termine benefici psicologici e sociali particolarmente significativi. La Regione Piemonte ha a cuore il tema Sociale, con lo scopo precipuo di non lasciare soli gli imprenditori nella costruzione della vita d'impresa."
 
Elena Chiorino, Assessore a Istruzione, Lavoro, Formazione professionale e Diritto allo studio della Regione Piemonte, afferma: “Quello del welfare aziendale è un fenomeno che si sta sempre più consolidando e aumentando la propria presenza nel panorama nelle imprese piemontesi ed è uno strumento strategico, sia perché favorisce sostenibilità per le imprese e il benessere per i dipendenti, sia perché può diventare un sostegno concreto alla natalità, mettendo, seppur indirettamente, più risorse a disposizione delle famiglie. Un lavoratore soddisfatto e in armonia con la propria azienda sarà sicuramente un lavoratore più motivato, con numerosi vantaggi a caduta su tutto il sistema.  Credo che la strada sia quella corretta e che occorra lavorare ulteriormente per rafforzare ancora di più questo strumento. Penso, ad esempio, alla creazione di nidi aziendali e a nuove soluzioni che consentano alle dipendenti con figli di poter coniugare al meglio il loro ruolo di mamma con quello di lavoratrici, offrendo così un forte sostegno alle famiglie e alla natalità. La Regione sta lavorando, anche in tal senso, nell'ambito della nuova legge 0-6”.
 
Welfare Café è nato per promuovere a livello capillare sul territorio la cultura del welfare. Una cultura che, da sempre, caratterizza le imprese biellesi e canavesane e che, oggi, può incidere in maniera significativa sulla gestione aziendale producendo una riduzione dei costi e l’aumento del benessere: migliorando l’efficienza organizzativa, creando un clima di maggior benessere e corresponsabilità, avendo più persone motivate, attraendo competenze e professionalità.
 
“Il welfare è una priorità perché sempre più si caratterizza come elemento strategico nella gestione aziendale e fattore di sviluppo per il territorio – afferma Pier Francesco Corcione, direttore dell’Unione Industriale Biellese – Per primi a livello regionale, nel 2018 abbiamo scelto di diventare un punto di riferimento per il welfare, “portandoci in casa” la gestione del welfare grazie a partner selezionati, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Uib, Sella Broker, Filo Da Tessere, Welfarebit. Oggi il progetto si amplia con l’ambizioso obiettivo di realizzare un vero e proprio modello innovativo per il welfare diffuso su tutta la comunità”.
 
Cristina Ghiringhello, direttore di Confindustria Canavese, dichiara: “Oggi il welfare aziendale comporta evidenti vantaggi sia per i lavoratori sia per le imprese. Perché il welfare aziendale abbia successo necessita però che venga costruito “su misura” sulla base delle necessità di ciascuna impresa partendo innanzitutto dall’ascolto delle esigenze dei dipendenti.  Aderendo al progetto Welfare Cafè Confindustria Canavese si è posta l’obiettivo primario di fornire alle proprie associate un supporto efficace in questa direzione, per aiutarle nella pianificazione e realizzazione di programmi di welfare che rispondano pienamente ai bisogni espressi dai lavoratori e nello stesso tempo per dotare le aziende di un punto di riferimento certo e sicuro su questo imprescindibile tema. Ci auguriamo che sempre più imprese, grazie anche alle opportunità offerte da questo progetto, scelgano di attivare o di implemetare politiche di welfare aziendale”.
 
In particolare, dunque, l’obiettivo del progetto è fornire un’adeguata informazione e formazione alle aziende ed ai lavoratori sui vari benefici nell’introduzione del welfare dal punto di vista fiscale-previdenziale e per quanto riguarda la gestione delle risorse umane; favorire la costruzione di sinergie stabili fra le imprese stesse, che sono gli attori fondamentali per lo sviluppo di forme di welfare aziendale, ma anche fra le imprese e altri soggetti pubblici o privati del territorio e creare così un vero e proprio welfare aziendale territoriale.
 
 “Costruire un welfare di comunità – spiega Enrico Pesce, presidente di Il Filo da Tessere – significa rivolgersi alle persone (siano esse dipendenti, famigliari, cittadini) e connettere le risorse della comunità, dell’ente pubblico, enti del terzo settore  e imprese”.
 
Vittoria Burton di Quinto Ampliamento aggiunge: “L'aspetto innovativo di questo progetto di promozione del welfare aziendale è l'intenzione di costruire un rapporto di reciproca collaborazione oltre che con e tra le aziende, anche con le comunità e i territori coinvolti. Il welfare aziendale può diventare motore di sviluppo e di promozione del benessere delle comunità attraverso processi di co-progettazione e co-costruzione. Quando questo avviene assistiamo alla nascita di percorsi di economia civile fondati sulla centralità delle persone, anziché del profitto".
 
Welfare Café si rivolge alle aziende dei territori, le persone e le famiglie, le realtà del terzo settore.
Le azioni messe in campo a partire da ottobre e previste fino a luglio 2020 sono molteplici: sportelli informativi per le aziende e per i lavoratori, workshop tematici rivolti alle aziende per approfondire i temi dell’economia civile e del rapporto azienda-comunità locale.

E’ anche stato avviato un monitoraggio attraverso indagini ad hoc sui territori.
Si aggiungono altre iniziative mirate a mettere a fattore comune le best practice aziendali e creare occasioni di informazioni con le famiglie: “Ambienti di cogenerazione”, in cui le imprese raccontano la loro esperienza; “Pillole di welfare”, incontri informativi tra le associazioni e le imprese Interessate; Orientaday per le famiglie.

redazione

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