Calcio - 02 novembre 2019, 22:48

Higuain cambia la Juve, De Ligt “mata” il Toro e mantiene la Signora in vetta [FOTO e VIDEO]

L’ingresso del Pipita scuote i bianconeri: l’ex Napoli sfiora il gol e poi offre l’assist per la rete che manda ko un grande Sirigu. Torino generoso e in partita fino alla fine, ma Belotti troppo solo in attacco

E’ finita come da pronostico, ma chi pensava ad un monocolore bianconero ha dovuto attendere il minuto 25 della ripresa per vedere la Juve trovare il gol che è valso derby, vittoria e conferma del primato. Lo ha firmato Matthijs De Ligt, subito decisivo alla sua prima stracittadina, ma il tocco vincente del giovane olandese (che in avvio aveva rischiato di provocare l’ennesimo rigore) è arrivato grazie a una giocata sontuosa di Gonzalo Higuain.

Il Pipita ha cambiato volto alla partita, con il suo ingresso dopo un’ora di gara al posto di un evanescente Dybala: l’argentino ha subito sfiorato il gol, costringendo Sirigu ad una delle sue tante parate dell’ennesima prova da protagonista, poi sul corner successivo ha offerto a De Light un assist al bacio, un cioccolatino che chiedeva solo di essere scartato e trasformato nel tocco dell’1-0. Il Toro ha sfiorato subito dopo il pareggio con Ansaldi, ma nel finale ha rischiato più volte di subire il raddoppio, dovendo concedere spazi agli avversari, che si sono giovati anche dell’ingresso di Ramsey, altro innesto che ha migliorato la fase offensiva di Sarri, che ha potuto pescare a piene mani dalla sua sontuosa e multimilionaria panchina.

Malgrado un CR7 meno incisivo del solito, la Juve ha portato a casa il successo grazie anche alla sapienza tattica di un grandissimo Pjanic, autentico leader e metronomo in mezzo al campo, malgrado una condizione fisica non ottimale. Nel Toro, invece, prova collettiva sicuramente sufficiente, con Sirigu sugli scudi e la solita grande generosità di Belotti, che da solo ha fatto ammattire i difensori avversari, ma che una volta di più è apparso troppo solo. Ma dopo le recenti prove opache, pur uscendo sconfitta, la squadra ha dimostrato di essere con il suo allenatore, che conserva una panchina che era diventata traballante dopo le quattro sberle prese dalla Lazio.

Cronaca. L’Olimpico presenta il tutto esaurito e le coreografie delle grandi occasioni per questo derby di inizio novembre, con la Maratona che rinuncia a contestare un Toro in crisi, accogliendo la squadra con canti e cori già al momento dell’arrivo del pullman allo stadio, mentre il settore ospiti è strapieno, colorato di bianconero e tutto per CR7, il più applaudito fin dal riscaldamento. Nel Toro tocca a Bremer giocare nel trio difensivo al posto dello squalificato Nkoulou (rimpiazzato nella posizione in campo dal brasiliano Lyanco), il recupero dell’ultimo minuto di Rincon consente a Mazzarri di schierare una mediana fisica con Meite, lasciando a Verdi il compito di affiancare capitan Belotti. Nella Juve, schierata con il 3-4-1-2, è Dybala il partner offensivo dell’intoccabile CR7, con Pjanic alla fine in campo a dirigere le operazioni e Bernardeschi schierato nel ruolo di rifinitore.

Pronti via e il Toro conquista subito un corner, sul quale svetta la testa di bremer, senza però impensierire un sicuro Szczesny. La juve appare contratta e de Sciglio si segnala per un paio di errori banali, mentre al 7’ il Torino non sfrutta la prima vera occasione, con Verdi che calcia malamente alto dal limite, al termine di una prolungata azione offensiva granata. La prima replica bianconera arriva dopo meno di un minuto, con una conclusione di Dybala, deviata in corner, che fa venire i brividi a Sirigu e alla retroguardia del Toro. Poi gli uomini di Sarri recriminano per un possibile tocco col braccio di un difensore granata sugli sviluppi del calcio d’angolo susseguente, ma appariva più da penalty il braccio destro largo di De Ligt nell’altra area pochi istanti dopo: Doveri lascia sempre proseguire, dopo essersi consultato attraverso l’auricolare con la regia Var. Le cose migliori continua a farl vedere il Toro, che ci riprova con l’ex Rincon al quarto d’ora, mentre la Juve si fa viva poco dopo con un colpo di testa del solito Ronaldo.

Sugli sviluppi di un corner Ansaldi tenta una conclusione improbabile al 21’, mancando nettamente il bersaglio, decisamente più pericolosa la rsposta della Juve cinque minuti dopo con un dosato lancio di Pjanic per CR7, che controlla e si accentra bene, prima di scaricare un tiro di controbalzo che sorvola di poco la traversa di Sirigu. Il numero più bello del primo tempo lo regala Belotti, che fa un controllo da campione su lancio di Ansaldi, si “beve” De Sciglio e poi serve un gran pallone a meite, che calcia con prontezza ma non inquadra la porta. La replica della Juve non è altrettanto pericolosa perché Ronaldo sbaglia un facile controllo, che gli avrebbe permesso di calciare tutto solo al limite dell’area. Il portoghese è lesto nel tirare ma in modo troppo lento e centrale al 42’, così che Sirigu non ha problemi a bloccare la sfera. Il portiere granata è decisivo a pochi istanti dalla pausa sul tentativo di Bonucci, su punizione pennellata del solito Pjanic, con l’olandese De Ligt che poi spara fuori in malo modo al termine dell’azione nata sul corner susseguente in cui l’ex Ajax aveva impegnato ancora Sirigu in precedenza.

La ripresa vede il Toro partire meglio, come in avvio di gara, gli animi iniziano a surriscaldarsi e iniziano a fioccare i cartellini gialli, con Belotti che fa ammattire gli avversari anche a trenta metri dalla porta. L’occasione più nitida è però della Juve, con un contropiede innescato dal solito preciso lancio di Pjanic, con Sirigu decisivo sulla sventola in diagonale di Cristiano Ronaldo al 10’. Pochi istanti prima del quarto d’ora Sarri prova a dare la scossa ai suoi, togliendo un Dybala abbastanza impalpabile per affidarsi a Gonzalo Higuain, spesse volte castigatore dei colori granata nella sua lunga carriera, mentre al 21’ l’impalpabile Bernardeschi (il peggiore dei suoi) lascia il posto al gallese Ramsey. I cambi danno tutta un’altra pericolosità all’attacco bianconero, con Higuain che costringe Sirigu all’ennesima paratissima e poi sul calcio d’angolo susseguente offre a De Ligt l’assist per il tocco vincente da due passi che vale il vantaggio al minuto 25.

La replica del Toro è immediata, con Szczesny che si erge a protagonista sul tentativo di Ansaldi, dopo un bello slalom personale, ma poco dopo solo un prodigioso recupero di Baselli evita ai granata la seconda capitolazione, visto che si stava sviluppando un contropiede della Juve tre conto uno. Mazzarri decide di osare e toglie Rincon per mettere dentro Zaza, spostando Verdi nel ruolo di rifinitore, ridisegnando la squadra con il 3-4-1-2. L’ultimo cambio della Juve è Khedira per Bentancur (colpito duro in precedenza da Ansaldi), Ronaldo prova a sorprendere Sirigu con un calcio di punizione da distanza siderale, mentre a dieci minuti dal 90’ Lukic rileva Verdi nel Toro, con la mossa della disperazione che è poi l’ingresso del baby Millico per Baselli. Poco prima, però, il Toro era rimasto in partita solo grazie all’ennesima paratona di Sirigu, che si oppone da campione al tiro di Ramsey, che aveva recuperato un pallone invitante approfittato di una mezza dormita tra Lyanco e Izzo.

Nei minuti di recupero i granata arrivano al pareggio, ma la rete di Bremer è annullata per un evidente fuorigioco, ci provano con generosità fino al 95’, ma la Juve porta a casa l’ennesimo derby vinto che vale il controsorpasso all’Inter, vincente in rimonta a Bologna nella gara delle ore 18. Ora i bianconeri saranno attesi dalla lunghissima trasferta di Mosca in Champions, mentre il Toro dovrà ricominciare a fare punti da sabato prossimo a Brescia. Obiettivo possibile, se i granata produrranno la stessa intensità messa in campo contro gli otto volte campioni d’Italia.

Torino – Juventus 0-1

Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Lyanco, Bremer; Ansaldi, Rincon (28’ st Zaza), Baselli (39’ st Millico), Meite, Ola Aina; Belotti, Verdi (35’ st Lukic). All. Mazzarri

Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, De Sciglio; Bentancur (31’ st Khedira), Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (21’ st Ramsey); Dybala (14’ st Higuain), Cristiano Ronaldo. All. Sarri

Arbitro: Doveri di Roma

Rete: 25’ st De Ligt

Ammoniti: Ola Aina, Bentancur, Cuadrado, Ansaldi, Baselli, Belotti

Spettatori: 26.664 per un incasso di 840.318 Euro

Massimo De Marzi