Pagella con tante insufficienze, anche se siamo soltanto a novembre. E' quella che hanno consegnato gli artigiani torinesi alla giunta guidata da Chiara Appendino. Un'interrogazione dagli argomenti più vari, ma il cui giudizio si è rivelato decisamente severo: dalla qualità della vita in generale alle politiche per i grandi eventi e il turismo, passando per le scelte sulla viabilità (ZTL in testa) e per le periferie. E' quanto emerso dal sondaggio tra gli addetti ai lavori presentato questa mattina in occasione dell’assemblea di Confartigianato Torino 2019, appuntamento inserito nell'ambito delle celebrazioni dei 70 anni di vita della sigla stessa.
"Settant'anni insieme con un unico grande obiettivo di miglioramento e rinnovamento - ha sottolinea Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino - per poter essere sempre protagonisti nell’economia e nella società e per raggiungere traguardi che incidano davvero sulla vita ed il lavoro degli artigiani e dei nostri associati”. “Festeggiare i nostri 70 anni vuol dire ribadire l’importanza e la necessità dei corpi intermedi - continua De Santis -. Nell’epoca della disintermediazione vogliamo riaffermare il valore di essere ‘associati’, di ritrovarci uniti intorno ad un’idea di lavoro, di intrapresa. Siamo un luogo in cui si costruiscono e rafforzano relazioni, in cui si costruiscono e realizzano progetti, in cui si dialoga e ci si confronta con le istituzioni e la politica per difendere ed affermare gli interessi delle nostre imprese”.
E guardando negli occhi gli addetti ai lavori, gli argomenti di insoddisfazione non sono mancati. Alla domanda relativa alla qualità di vita dei torinesi e dei lavoratori artigiani, e sulle possibilità lavorative per i giovani, la maggioranza del campione (67,4%) esprime un giudizio di insufficienza, il 23,3% di sufficienza, mentre è discreto il giudizio del 9,3% del campione. "Una città ingessata e una titubanza nell’elaborare una chiara e incisiva visione strategica - dice De Santis -. In un quadro di ridotte risorse disponibili delle casse pubbliche occorre prendere coscienza di un nuovo paradigma nel quale fare squadra diventa un’esigenza imprescindibile per tutti gli attori del territorio, per porre in essere le condizioni migliori per le future generazioni”.
Dal punto di vista delle politiche legate alla cultura, al turismo e ai grandi eventi, la Giunta Appendino viene giudicata con un voto insufficiente dal 67,4% del campione, il 18,6% dà un giudizio di sufficienza, l’11,6% discreto, mentre il 2,4% ottimo. “E’ indubbiamente una valutazione influenzata da due perdite molto dolorose: l’esclusione dalle Olimpiadi Invernali e l’addio del Salone dell’Auto. Queste vicende, che assumono un valore simbolico, dimostrano però che le decisioni prese in assenza di condivisione possono impattare negativamente su tutto il territorio”.
E per quanto riguarda le periferie, emerge una valutazione negativa del 55,8%, mentre il 44,2% non sa rispondere. “Occorre pensare a progetti concreti per le periferie – incalza De Santis - a Barriera di Milano come a Borgo Vittoria e Aurora non abbiamo registrato cambiamenti significativi, anzi, vediamo un peggioramento, anche in zone prossime al centro".
Pollice in giù anche sulla politica relativa alla mobilità e sul progetto della ZTL allargata: il 37,2% del campione reputa che sia da rivedere, perché penalizza gli artigiani, il 34,9% la giudica assolutamente negativa, mentre sollo il 2,3% la giudica buona per l’ambiente. “Uno dei nodi, sui quali l’amministrazione comunale non incassa il nostro consenso – afferma con forza De Santis - riguarda la politica sull’ambiente e la mobilità. Su questa partita noi chiediamo, semplicemente, che l’amministrazione comunale lavori affinché le politiche ambientali rivolte alla tutela della salute dei cittadini non siano in contrasto con le politiche rivolte alle attività produttive. In una parola occorre evitare che le politiche ambientali regionali recepite a livello di amministrazione comunale finalizzate a ridurre le emissioni di CO2 possano danneggiare le attività degli artigiani e dei commercianti”. E ancora: "che si tenga conto di coloro che utilizzano il mezzo privato per lavoro e come strumento di lavoro, quindi artigiani, commercianti, lavoratori autonomi. Quello di cui la città di Torino ha urgente necessità è, invece, un piano integrato e strategico che sappia far fronte alle esigenze complesse e complessive di chi lavora in centro, di chi ci abita e di chi transita per brevi tratti della giornata, per lavoro”.
Tra gli interventi considerati prioritari per Torino, il 25,6% del campione ha risposto la linea 2 della metropolitana, il 23,3% l’organizzazione di grandi eventi, il 23,2% la riqualificazione delle periferie, l’11,6% le politiche sulla mobilità, il 9,3% la realizzazione del Progetto relativo al Parcodella salute, mentre il 7% ritiene che debba essere rivisto il progetto della ZTL allargata.
“Il Premier Conte nella sua recente visita a Torino – commenta De Santis - ha annunciato nella legge di bilancio un finanziamento pluriennale. A fine ottobre in una nota il viceministro dell’Economia Laura Castelli ha dichiarato che verranno stanziati 828 milioni per realizzare la linea 2 della Metropolitana. Questo progetto non può che incassare il consenso degli artigiani. Infatti la linea 2 della metropolitana non è solo dotare Torino di un’infrastruttura importante, stiamo parlando di un fondamentale asse di trasformazione urbanistica e di riqualificazione sociale della città, che deve portare inoltre lavoro alle imprese del territorio".
E proprio il Governo non soddisfa, soprattutto dal punto di vista dei possibili benefici che potrebbero arrivare sul territorio dall'azione dell'esecutivo 5 Stelle – PD: il 46,5% si esprime negativamente, il 27,9% ritiene che siano scarsi, il 20,9% non sa rispondere, mentre il 4,7% ritiene che siano significativi. Inoltre, il 74,4% del campione ritiene che il Piemonte e il Nord Italia non siano ben rappresentati dal nuovo esecutivo, il 18,6% non sa rispondere, mentre il 7% ritiene che siano ben rappresentati.
"Nel rispetto della differenza di opinioni, sono aperta al dialogo e il futuro sarà comunque legato alla volontà di confrontarci - ha detto Chiara Appendino, sindaca di Torino, durante il suo intervento -. In tre anni di lavoro, come amministrazione di Torino, abbiamo voluto mettere al centro due parole d’ordine: concretezza e visione del futuro. Tra i grandi eventi saranno molto importanti gli Atp Finals, evento mondiale la cui promozione inizierà già l'anno prossimo e anche sulla Metro 2 abbiamo avuto garanzie dal Governo". E sulla Ztl: "Senza ombra di dubbio, nella sua revisione, vanno considerate le esigenze di chi lavora con mezzi di trasporto privati, ma vi assicuro che nessuno di noi ha intenzione di impedire a qualcun altro di lavorare". E ha concluso: "Vogliamo riportare Torino ad essere il centro dello sviluppo economico e industriale del Paese".