Eventi - 10 novembre 2019, 17:40

Tra manga e kymono, al MAO le antiche guerriere giapponesi incontrano Sailor Moon

In mostra fino al 1° marzo "Guerriere dal Sol Levante", percorso finale della trilogia curata dall’Associazione Yoshin Ryu

Ha inaugurato al MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino la mostra Guerriere dal Sol Levante, a cura dell’Associazione Yoshin Ryu: un percorso espositivo che rende omaggio alla figura della donna guerriera in Giappone, conosciuta come onna-bugeisha, preparata alla difesa delle dimore, addestrata all’uso di svariate armi, alle battaglie campali e persino all’eventualità estrema di darsi la morte. Rimangono di quel passato nomi famosi, le cui gesta leggendarie sono ricordate attraverso drammi teatrali, dipinti e trame cinematografiche, qui campionati in una raccolta di oggetti storici e artistici provenienti dalle collezioni del MAO, del Museo Stibbert di Firenze, da Palazzo Madama e privati.

Tra le opere esposte, diverse armi originali, una corazza decorata di un’armatura di scuola Myochin, dipinti su rotolo verticale, stampe di celebri artisti di ukiyo-e, kimono, utensili e un elegante strumento musicale biwa settecentesco. A questi si aggiungono video, riproduzioni di oggetti in 3D e una vasta collezione di oggetti rari e preziosi legati al mondo dei manga, degli anime e del cinema, media contemporanei che hanno raccolto l’eredità delle donne guerriere creando icone indelebili come Wonder Woman, Lady Oscar, Sailor Moon e la Principessa Leia di Star Wars. La visita si conclude con 40 ritratti eseguiti da giovani artiste e artisti in omaggio ad altrettante donne che hanno combattuto le loro battaglie in varie epoche e territori.

La mostra chiude un progetto tripartito dell’Associazione Yoshin Ryu in collaborazione con il MAO, iniziato nel 2016 con le figure marziali dei ninja e samurai. “Mostre come questa – ha dichiarato il direttore del MAO Marco Guglielminotti – vanno nella direzione dell’inclusione di un nuovo pubblico, fatto anche di giovani, e di uno sguardo alla cultura popolare contemporanea, che un museo del XXI secolo dovrebbe sfruttare per comunicare meglio”. “Come sempre – ha aggiunto il presidente della Yoshin Ryu – le mostre della nostra associazione dovrebbero far riflettere sull’umanità, nella speranza di aiutare a costruire un essere umano migliore. Sono orgoglioso che anni di duro lavoro culminino in una mostra dedicata alle donne guerriere. Se il numero delle guerriere aumenterà, forse l’umanità intera potrà ancora giocarsi un’ultima nuova carta di gestione delle relazioni e del potere”.

A corollario della mostra è organizzato un ciclo di conferenze al MAO che offre approfondimenti sul tema e una rassegna cinematografica al Cinema Centrale di Torino dedicata alla figura della donna guerriera nel mondo. Si comincia il 16 novembre con la conferenza del Maestro Leiji Matsumoto, per la prima volta in visita a Torino. 

Manuela Marascio