Economia e lavoro - 19 novembre 2019, 07:00

Capelli: simbolo di seduzione per l'uomo e la donna

Essendo una delle parti del corpo più fondamentali nella definizione di sé in un'interazione, incidono infatti ampiamente nella fascinazione dello sguardo e hanno un ruolo decisivo nell’aspetto complessivo di una persona

Simbolo di bellezza e seduzione sia per l'uomo che per la donna, è naturale preoccuparsi di come i capelli possano apparire allo sguardo altrui, se lucidi, sani e forti oppure sfibrati, spenti e logori. Essendo una delle parti del corpo più fondamentali nella definizione di sé in un'interazione, incidono infatti ampiamente nella fascinazione dello sguardo e hanno un ruolo decisivo nell’aspetto complessivo di una persona, rispecchiando, molto spesso, anche il suo stato di salute. Per impedire che i capelli risultino spenti o sfibrati, molte persone ricorrono ad alcuni rimedi dell'ultimo minuto o agiscono su alcuni fattori come l'alimentazione, importante ma non preponderante. Prevenire è meglio che curare, e per questo è fondamentale prestare attenzione allo stato di salute dei propri capelli partendo direttamente alla radice, dal cuoio capelluto: sempre più persone infatti dimenticano che è proprio da esso che essi traggono il nutrimento, l'afflusso sanguigno e quindi l'ossigeno necessario per crescere e per vivere. Ottime soluzioni sono disponibili seguendo le informazioni riprese da soluzione.online

Il cuoio capelluto: struttura e descrizione

Come tutti sanno, il cuoio capelluto è quella zona della cute dove sono impiantati i capelli, originati, come gli altri peli del corpo umano, da un follicolo pilifero, detto bulbo. Si divide in cinque strati di crescente profondità: il primo ospita la pelle superiore, il secondo è di tessuto connettivo e comprende uno strato sottocutaneo di adipe, che contiene i nervi e i vasi del cuoio capelluto. Il terzo, il quarto e il quinto strato sono costituiti da tessuti fibrosi sempre più densi fino ad arrivare all'ulltimo, vicino alle ossa del cranio. È proprio nel primo strato che il cuoio capelluto può essere minacciato da patologie che incidono negativamente sulla salute del capello e della persona. L'area superficiale, detta epidermica, è formata da strati di cellule che hanno la funzione di preservare la cute da agenti esterni come il freddo e i germi. Sotto di essa si trova l'area sottocutanea, detta dermica,costituita dai bulbi piliferi e dalle relative ghiandole sebacee. Mentre i bulbi proteggono la pelle dall'aggressività dei raggi ultravioletti e regolano la temperatura degli strati superiori della testa, le ghiandole sebacee possono avere attività diverse, che variano da persona a persona: esse infatti producono il sebo, che deve essere correttamente bilanciato per evitare che la cute diventi secca o troppo grassa. Quando, infatti, il sebo del cuoio capelluto è in eccesso, è responsabile di diversi sintomi: cute lucida, capelli grassi (o seborrea) e forfora con conseguente prurito alla testa. Quando, al contrario, si ha carenza di sebo, si potrebbe incorrere in problematiche come capelli secchi e cute secca: in particolare, quest’ultima perderebbe elasticità diventando arida e rugosa e ripercuotendo conseguenze negative sulla salute dei capelli. Numerose sono le patologie conosciute del cuoio capelluto: si va da alcune sintomatologie di lieve entità, come il cuoio capelluto grasso, fino ad arrivare a problematiche molto più serie e che possono essere legate a gravi condizioni come la follicolite eosinofilia o la psoriasi. Per questo è molto importante rendersi conto in tempo della patologia, prestando attenzione a particolari come l'arrossamento della pelle, la desquamazione, il prurito o la presenza di croste, per poi infine individuare un trattamento di cura.

Patologie del cuoio capelluto: quali sono e come riconoscerle

1. Forfora secca e forfora grassa

La forfora è un disturbo denominato anche pitiriasi, che colpisce indistintamente persone di qualsiasi fascia di età. In alcuni casi è un disturbo fisiologico o genetico, e spesso è accompagnata anche da prurito fastidioso ed irritazione, provocata generalmente dall'impulso di grattarsi.

  • La forfora secca è una desquamazione provocata da un'infiammazione della cute, a volte per problematiche legate a situazioni di ansia o stress, o più spesso a causa dell'utilizzo di prodotti troppo aggressivi; essa genera scaglie bianche costituite da cellule morte, ricambiate in maniera troppo accelerata per una disfunzione fisiologica.
  • La forfora grassa è una problematica più seria e produce una desquamazione spessa e giallastra; tende anche ad ungere i capelli, rendendoli oleosi e sporchi, ed è più soggetta, rispetto a quella secca, a prurito sulla cute, provocato proprio dalla sostanza grassa in eccesso. In questo caso, grattarsi in eccesso può provocare anche la comparsa di dermatite seborroica o la caduta dei capelli. Moltissimi sono, in entrambi i casi, i rimedi: sia prodotti farmaceutici sia prodotti di bellezza, o anche rimedi di origine naturale per regolarizzare la produzione del sebo.

2.  Dermatite seborroica

La dermatite seborroica è un’infiammazione della cute causata da una diminuzione di volume dei capillari sanguigni, che causa non solo una morte continuativa delle cellule del derma, ma anche una accresciuta produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. Questa patologia non è critica né contagiosa e colpisce il 4% della popolazione, con una frequenza maggiore tra i 18 e i 40 anni. Si manifesta, in particolare, attraverso la comparsa di squame untuose causate principalmente da un fungo (Pityrosporum Ovale) che provoca irritazione alla cute. Può essere trattata facilmente con farmaci da banco.

3. Psoriasi del cuoio capelluto

Esistono diversi tipi di psoriasi, a seconda dei quali cambiano anche i sintomi. Tutte appartengono a una problematica descritta come malattia cronica della pelle non contagiosa, che si verifica quando si ha un sistema immunitario iperattivo e si presenta con chiazze rossastre coperte da cumuli compatti di squame color argenteo. Tra i vari tipi, la psoriasi comune si manifesta attraverso placche biancastre, mentre la psoriasi rossa presenta anche un forte arrossamento e un ispessimento della pelle, uniti a prurito e dolore cutaneo. Tra i sette tipi di psoriasi, la più grave è quella esfoliante, caratterizzata da eritemi cutanei e squame che si sfaldano facilmente e da un'estensione diffusa non solo sul cuoio capelluto, ma su tutta la pelle dell'organismo.

4. Lichen Planopilaris

Questa è una condiziona infiammatoria che ha come sintomatologia la distribuzione di protuberanze rosse o viola sul cuoio capelluto. In particolare, colpisce i follicoli dei capelli, infiammandoli e ridimensionandoli. Nei casi più gravi può portare all‘alopecia (perdita di capelli). I farmaci più utilizzati come rimedio sono i farmaci ad azione immunosoppressiva o i corticosteroidi, applicati direttamente sulla cute o somministrati per via endovenosa.

5. Herpes zoster

Comunemente chiamato Fuoco di Sant'Antonio, questo virus è quello che origina la malattia della varicella e talvolta può rimanere dormiente nell'organismo che ha attaccato in precedenza, per poi riattivarsi in qualsiasi momento della vita dell'ospitante e far nascere piccole vesciche gialle sul cuoio capelluto e sulla fronte.

6. Follicolite

A causa infettiva, la follicolite è un disturbo in cui i follicoli piliferi (che si trovano alla radice del capello) si infettano per colpa di batteri, virus o funghi. La sintomatologia è facilmente riconoscibile poiché si innesca sempre un processo in cui i follicoli tendono a fondersi: i capelli si raggruppano e talvolta possono anche nascere casi collaterali di dermatite seborroica. Come terapia è sempre indicato un trattamento farmacologico a base di ketoconazolo.

7. Follicolite eosinofila

La variante più grave della precedente, colpisce le persone con HIV / AIDS ed è caratterizzata da prurito, pus e piaghe sul cuoio capelluto. Il cuoi capelluto, per concludere, è una parte del corpo di fondamentale importanza, cui va prestata molta attenzione. Se non si rientra in casi di particolare gravità, è comunque importante fare attenzione anche ai sintomi più lievi, come gli arrossamenti o una forfora secca in eccesso. Avere una chioma folta, sana e luminosa, dunque, si può ed è alla portata di tutti, ma solo se si parte dal cuoio capelluto.