Sulla questione dei rincari dei biglietti ferroviari, gli esponenti delle opposizioni attaccano duramente la Giunta regionale.
Francesca Frediani, capogruppo M5S Piemonte, sottolinea: "La Regione Piemonte non si renda responsabile di un ulteriore aggravio delle tariffe sulle tratte già mortificate da continui disservizi. Ogni anno 3 milioni di pendolari della canavesana subiscono ritardi e soppressioni di convogli. A loro in particolare non possiamo far sopportare anche un aumento dei costi".
"Le nuove tariffe sono state deliberate il 23 ottobre dall’Agenzia per la Mobilità Piemontese e saranno adottate dalle aziende di trasporto dal primo dicembre.
La precedente Giunta Cota nel 2013 varò una delibera che prevedeva l’adeguamento tariffario dei servizi di trasporto pubblico locale sulla base dell'inflazione annuale e già allora furono i pendolari a caricarsi sulle spalle il fardello delle inadempienze della giunta senza alcun miglioramento del servizio".
"In sostanza i pendolari subiranno un aumento medio del 3%. Un affronto se si pensa alla qualità del servizio. A questo si aggiunge anche il ritardo nel subentro di Trenitalia a GTT nella gestione della Canavesana. Chiediamo di sospendere gli adeguamenti tariffari e di concentrarsi sulla riorganizzazione e sul miglioramento dei servizi ferroviari ad oggi quasi al collasso".
“Stupisce che la Lega abbia presentato una interrogazione parlamentare sui disservizi del trasporto ferroviario in Piemonte, dimenticando forse che è da mesi al governo della Regione e che ha quindi, come partito leader di maggioranza, una competenza diretta su questo settore”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio che ha depositato nei giorni scorsi un atto di sindacato ispettivo alla Camera sulla stessa tematica.
“Il partito di Salvini, impegnato soprattutto nella spartizione di incarichi e nomine, dovrebbe comunque sapere che è stata l’Agenzia per la Mobilità Piemontese, le cui quote sono detenute in maggior parte dalla Regione, ad aumentare le tariffe anche delle tratte maggiormente disagiate come ad esempio la ‘Canavesana’, incurante dei ritardi e dei disservizi causati”, conclude Gariglio.