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Viabilità e trasporti | 29 novembre 2019, 11:15

Un sistema di illuminazione contro gli investimenti: “Pedone Smart” arriverà a Luserna San Giovanni

L’arrivo della nuova tecnologia è previsto a dicembre e sarà utilizzata in via sperimentale in un passaggio pedonale vicino a piazza Partigiani

Un sistema di illuminazione contro gli investimenti: “Pedone Smart” arriverà a Luserna San Giovanni

È in arrivo a Luserna San Giovanni il primo Pedone Smart per contribuire a risolvere il problema degli investimenti su strisce pedonali in via Primo Maggio, la provinciale 161 che taglia il centro del paese. «Il numero degli investimenti è notevole, siamo sulla media di 3 o 4 all’anno ma nel 2019 forse c’è stato un peggioramento» ammette il responsabile della polizia municipale, Massimo Chiarbonello.

Il Pedone Smart è un attraversamento in grado di percepire il pedone che si appresta alle strisce attraverso un sensore e far partire automaticamente un sistema di illuminazione e segnalazioni luminose, su entrambi i lati della strada, per allertare le auto in arrivo. Completato l’attraversamento il sistema va in stand by per non generare un effetto abitudine negli automobilisti. Il tutto è alimentato da un pannello fotovoltaico.

«Pedone Smart è in uso già in altre città italiane, ad esempio a Ciriè, e per ora a Luserna San Giovanni ne verrà istallato uno a livello sperimentale. Si rivelasse efficace considereremo di utilizzarne altri lungo la provinciale» rivela Chiarbonello. Il costo del sistema è di 6.200 euro più Iva e «si prevede di riuscire ad acquistarlo e installarlo già entro il mese di dicembre».

Al momento non è stato ancora scelto l’attraversamento che farà da sperimentazione, «sarà comunque uno di quelli più vicini a piazza Partigiani». Per ora si contendono la nuova tecnologia quello all’altezza del centro turistico e quello davanti all’oreficeria.

Nel frattempo lungo la provinciale verranno posizionate delle fioriere per impedire il parcheggio delle auto in prossimità, e sugli, attraversamenti pedonali, altra abitudine che rendeva pericoloso attraversare la strada. «Inoltre, recentemente abbiamo nuovamente sollecitato l’Eni a rimuovere il cantiere del vecchio distributore che limita la visibilità all’altezza dell’immissione di via Trieste».

Elisa Rollino

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