- 07 dicembre 2019, 08:30

I pericoli principali sono la neve ventata alle quote più alte e il rialzo termico sui settori Sud

Le localizzazioni più critiche si trovano in corrispondenza di creste, colli e cambi di pendenza sui pendii ripidi.

I venti forti da Nord-Ovest previsti fino al mattino possono rapidamente creare nuovi accumuli, già nelle zone di bosco rado, di medie dimensioni, ma suscettibili al distacco anche al passaggio di un singolo sciatore.

Le localizzazioni più critiche si trovano in corrispondenza di creste, colli e cambi di pendenza sui pendii ripidi.

Il rialzo termico previsto già dalla notte, più marcato sui settori meridionali, può determinare la ripresa di una modesta attività valanghiva spontanea, dai pendii ripidi o molto ripidi non ancora scaricatisi, con valanghe a debole coesione o lastroni oltre i 2500 metri e valanghe di neve umida/bagnata, anche di fondo, a quote più basse.

Fonte: Arpa Piemonte

W.A.