Nuove Note | 15 dicembre 2019, 11:48

Nina Simmons: un intreccio di linee melodiche e produzioni elettroniche

I fiati di Jacopo Albini intrecciano linee melodiche e irrompono sulle produzioni elettroniche di Davide Vizio,caratterizzate da momenti ambient, groove ipnotici e sampling a non finire.

Nina Simmons: un intreccio di linee melodiche e produzioni elettroniche

Nina Simmons è un duo di musica elettronica downtempo. Il progetto è una contaminazione di differenti stili musicali: dall'elettronica all'hip hop, dal jazz alla dub music, con una particolare attenzione verso la musica etnica di tutti i continenti. I fiati di Jacopo Albini intrecciano linee melodiche e irrompono sulle produzioni elettroniche di Davide Vizio,caratterizzate da momenti ambient, groove ipnotici e sampling a non finire.

Come nascono i Nina Simmons e perchè si chiamano così?

Il progetto Nina Simmons nasce due anni fa. È stato un incontro fortuito quello che ci ha permesso di unire le nostre diverse esperienze e competenze e creare il concept la musica e l’identità di Nina Simmons, nome nato come un gioco di parole tra la celeberrima cantante afro-americana e una vecchia marca di Drum Machines anni 80’.

 

La vostra musica nasce dalla contaminazione di generi differenti tra loro, come riuscite ad amalgamare il tutto?

Il nostro punto di partenza sono stati gli ascolti musicali in comune. Appena conosciuti iniziammo subito ad ascoltare molta musica diversa, dal minimalismo americano alla black music, dal jazz alla cumbia, dai ritmi latini all’elettronica più rivolta verso i dancefloor; successivamente abbiamo iniziato a comporre e registrare dei brani nostri, cercando di fondere insieme vari elementi dei nostri stili di musica preferiti.

 

Come nasce un vostro pezzo?

Può nascere da un singolo suono, da un campione audio, da un’improvvisazione o anche solo da una suggestione esterna. La parte più difficile è riuscire a concretizzare al meglio le idee musicali. L’utilizzo dei software musicali è fondamentale perché ci permette di registrare (e modificare all’occorrenza) le varie parti del brano.

 

Essendo i vostri pezzi composti da due anime, quella di Davide e Jacopo, come si fondono?

Il fatto che noi abbiamo competenze ed esperienze molto diverse (Davide è un producer e beatmaker e Jacopo è un musicista di jazz) ci permette di avere sempre punti di vista differenti e complementari. La produzione del “beat” e la selezione dei “sample audio” è un lavoro molto meticoloso che determina la maggior parte del suono di Nina Simmons e gli interventi solistici, i riff e le atmosfere strumentali aggiungono la classica ciliegina sulla torta. Dobbiamo anche ammettere che alle volte ci scontriamo su alcuni aspetti, ma la forza sta nel fatto che riusciamo sempre ad arrivare a risultati soddisfacenti per entrambi.

 

Live set o dj set?

Il nostro è un set ibrido. Ci piace pensare di essere superiori a questi discorsi perché la cosa che conta di più è come reagisce il pubblico alla musica che sta ascoltando e che, effettivamente, gli piace. Il concetto di Nina Simmons (ma anche degli altri progetti sotto “Salgari Records”, la nostra neonata etichetta discografica) è quello di unire e miscelare la musica più naturale e strumentale, al mondo dell’elettronica e del digitale; un flusso organico ed equilibrato, con un groove incalzante che ispira sensazioni oniriche.

Inoltre queste ibridazioni di tratti ed aspetti differenti, tecniche analogiche integrate a quelle del digitale, si possono riscontrare anche negli artwork di Davide Ibba ,illustratore e curatore dei progetti Nina Simmons e Salgari Records, assieme ad Anna La Rosa e Ilaria Molendi, che fin dall’inizio ci hanno accompagnato e ci stanno accompagnando a questo percorso.

 

State lavorando ad un vostro Ep o disco?

Assolutamente si, a Febbraio uscirà il nostro primo lavoro. Da Gennaio invece si potrà già preordinare il disco: ci saranno 200 copie limitate in vinile dell’Ep in Europa e non solo (grazie alla distribuzione di Bordello a Parigi), e non pubblicheremo il digitale. Tutto questo naturalmente sempre con “Salgari Records”, insieme allo stimatissimo appoggio di Musica Altra di Alessandro Gambo ( con la quale ha già prodotto Gianni Denitto e Indianizer).

 

La vostra Torino musicale e non.
La nostra Torino è variegata e sempre in fermento. Questa città è un laboratorio dove le idee musicali nascono, si sperimentano, si confrontano e maturano, e spesso funzionando, si propongo nel resto dell’Italia o principalmente all’estero. Essa è la nostra città e l’amiamo perché è incredibilmente piena di artisti e persone stupende. Il pubblico che ha iniziato a seguirci è meraviglioso, caldo e sorridente ed è soprattutto grazie a loro che adesso stiamo allargando i nostri orizzonti. Siamo immensamente grati della loro considerazione e approfittiamo di questo contesto per ringraziarli di cuore. Nonostante questo bel clima però, alcune dinamiche cittadine creano tensioni fra gli stessi addetti al lavoro, ed è per questo che bisogna sempre provare ad essere un buon esempio per gli altri, come artisti in primis, cercando di essere portatori di valori e promotori di nuove strade da percorrere, cercando di creare nuove connessioni per superare i preconcetti che si hanno su situazioni e persone, perchè la musica non è solo fatta di suoni e narrazioni, la musica cambia il mondo in cui viviamo; ed è anche per questo che stiamo cercando di connetterci, anche da Torino e per Torino, con una nuova scena internazionale di musica downtempo in continua crescita.

 

News, live in programma, appuntamenti.

Domenica 8 dicembre ci esibiremo nuovamente al Bunker Torino per il Big Market, un mercatino natalizio all’insegna dell’autoproduzione e del consumo sostenibile.

Sabato 28 dicembre ci troverete al Cinema Vekkio nella provincia cunese, insieme ad altri amici.

Ricordiamo i primi venerdì sera del mese con l’appuntamento “Miscele” ai murazzi, proposte da Patrick Di Stefano e Davide Vizio; esclusivamente per il prossimo mese ci troveremo invece il 17 Gennaio assieme all’ospite italo-irlandese Al-Jive Mestizo, e il 7 Febbraio insieme a Birdzzie, produttore portoghese della ShikaShika Records.

Sono inoltre in progetto dei remix e delle collaborazioni con artisti, locali e del mondo, vicini al nostro sound, con alcuni dei quali abbiamo avuto l’onore di esibirci nelle varie serate che abbiamo organizzato in città o il piacere di conoscere in questo percorso iniziato da poco.

Con Salgari Records entro l’estate uscirà la prima release del catalogo solidale “Mission” assieme ad ospiti come El Buho, Montoya e Rafael Aragon; un album chiamato “La danza delle api”, che tramite la vendita di copie fisiche e del digitale,  andrà a sostenere e finanziare un progetto di apicoltura in Salvador, a San Francisco Echeverria, grazie all’appoggio dell’associazione culturale Lisangà.

 

 Info su   https://www.facebook.com/whoisninasimmons/

Federica Monello

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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Nuove Note è la rubrica che ogni settimana ti fa conoscere un nuovo progetto musicale emergente nato tra la Mole Antonelliana e un pentagramma, tra i boschi piemontesi e una sala prove casalinga, tra uno studio di registrazione e i chilometri che lo separano da un paesino in provincia. Nuove Note ti racconta le storie e la musica gli artisti più interessanti della scena musicale piemontese.

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