Politica - 20 dicembre 2019, 17:03

Alpignano, il sindaco Andrea Oliva ormai è appeso ad un filo

La linea politica dei Cinquestelle e PD: in tutto sono 8 i consiglieri a sfiduciare il primo cittadino

Sono ore concitate, quelle del primo cittadino di Alpignano, Andrea Oliva. Come è noto, ai quattro consiglieri di maggioranza se ne sono aggiunti anche quattro della minoranza - Da Ronco, Tucci, Mazza e Voerzio - a sfiduciare il sindaco. Sono invece rimasti per il momento neutrali i due consiglieri del M5S che siedono nei banchi della minoranza, Cosimo Di Maggio e Beppe Del Vecchio.

“Il nostro gruppo ha caratteristiche e peculiarità proprie, ben distinte sia rispetto alla maggioranza che alle altre opposizioni – affermano i due consiglieri Pentastellati – e lo abbiamo sempre dimostrato in consiglio svolgendo un’opposizione costruttiva critica e severa con qualunque gruppo consiliare, sia di maggioranza che di minoranza, nel momento in cui venivano fatte scelte contrarie all’interesse di Alpignano. Non abbiamo condiviso la mozione di sfiducia in quanto la questione deve essere necessariamente risolta dai gruppi di maggioranza con senso di responsabilità verso i cittadini Alpignanesi. Non ci prestiamo a giochi politici della maggioranza o di quel che ne resta o di una parte della minoranza pronta a resuscitare: a noi interessa che vengano portati avanti i progetti ed i lavori necessari alla nostra Alpignano”.

Anche dalla segreteria del Partito Democratico, che attualmente non ha rappresentanti in consiglio comunale, arrivano segnali di cautela: “Come Partito Democratico non ci permettiamo di entrare nelle dinamiche interne di altri gruppi politici che hanno portato ognuno degli attori coinvolti a prendere le proprie scelte e posizioni, ma vogliamo analizzare solo un dato oggettivo: i Consiglieri, nel pieno dei loro poteri, hanno presentato una mozione di sfiducia che voteranno con coscienza, coerenza e ruolo”.

E si sottolinea come sia necessaria “un'assunzione forte di responsabilità nei confronti dei cittadini e della città: che si voti il bilancio, perché non farlo, e con la possibile sfiducia e quindi commissariamento, significa bloccare tutta la progettualità per un anno e più, con danni e aggravi di gestione che ricadranno sui soli cittadini”.

Il PD lancia un segnale chiaro alle altre forze politiche di centro sinistra: “In questi momenti di confusione, il Partito Democratico, rinnova come non mai l'invito di alcune settimane fa a tutte le forze presenti sul territorio, nel campo aperto che va dal civismo, ai movimenti, ai partiti presenti nel campo del centro sinistra, di trovarci e confrontarci sui temi per la città e della città”. Un tentativo per cercare di riunificare la sinistra ad Alpignano, ormai spaccata in varie anime da diversi anni: “Noi ci siamo, lo ribadiamo con forza, e siamo pronti al dialogo. Oggi come non mai”.

Paolo Giordanino