Attualità - 21 dicembre 2019, 19:58

L'Ufficio Minori Stranieri si rinnova grazie alla piccola Clara

L'architetto torinese Ermanno Torre, in occasione della nascita della figlia, ha contribuito al rifacimento di due sale del servizio comunale dedicato ai minori non accompagnati.

Una nuova arrivata regalerà un sorriso a tante bambine e bambini in difficoltà: in occasione della nascita della figlia Clara, infatti, l'architetto Ermanno Torre e la moglie Elena hanno deciso di contribuire al rifacimento di due sale dell'Ufficio Minori Stranieri della Città di Torino di Corso Regina Margherita 137. 

L'idea è nata dall'impegno del papà come tutore volontario: “Seguendo personalmente due minori stranieri non accompagnati - spiega -  abbiamo pensato che questo potesse essere il regalo migliore di Clara a chi arriva a Torino senza protezione.  Per quanto riguarda i lavori, il Comune ha ritinteggiato i muri, mentre io ho curato personalmente il progetto comprando e montando i mobili attraverso una donazione”. 

L'iniziativa è stata accolta con gratitudine dai dipendenti dell'ufficio: “L'idea di Ermanno - dichiara la responsabile Daniela Finco – ci ha aiutato a rivedere, rinnovare e abbellire gli spazi destinati all'accoglienza di chi chiede ospitalità e aiuto. Questo regalo ha un valore simbolico enorme, soprattutto riguardo la figura del tutore volontario, che a Torino ha già avuto tantissime adesioni dalla società civile”.

Uno dei punti di forza riguarda l'aumento del grado di accoglienza e calore delle stanze, rese molto più gradevoli: “Sperimenteremo la differenza  - prosegue Finco - nei prossimi giorni. Abbiamo bisogno di bellezza pura perché siamo sommersi di storie difficili: avere i muri pieni di fiori, quadri, foto e un arredamento gradevole solleverà le ragazze e i ragazzi che verranno da noi da qui in avanti”.

Soddisfatta anche la vice-sindaca e assessora al welfare Sonia Schellino: “Ringrazio - commenta – la famiglia Torre per aver pensato di rinnovare questi locali e tutti coloro che collaborano con la città facendo un lavoro prezioso come tutori volontari”.

Marco Berton