Economia e lavoro - 24 dicembre 2019, 16:30

Messa di Nosiglia all'ex Embraco:"Il lavoro è il primo dovere di uno Stato"

L'Arcivescovo di Torino:"Il lavoro è tornato ad essere il primo problema del nostro territorio e rischia di innescare una scia negativa a catena, che investe sempre nuove imprese"

Il lavoro non è solo un diritto primario di ogni persona, ma è anche il primo dovere di uno Stato e dunque di un governo e di ogni altra istituzione che voglia rispondere al suo vero fine di servire il bene comune”. E’ questo il messaggio che ha voluto lanciare l’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, nella sua omelia, durante la messa celebrata questo pomeriggio nel piazzale di ingresso dello stabilimento dell’ex-Embraco di Riva di Chieri. Un nuovo segno di vicinanza, solidarietà e presenza della Chiesa torinese al mondo del lavoro.
La crisi di tante aziende, -ha ricordato monsignore -che mi appellano per avere una concreta solidarietà da parte della Chiesa, mi colpisce profondamente nel cuore e mi sento impotente di fronte a situazioni che non si riesce a risolvere come vorremmo”. “Il lavoro -ha aggiunto - è tornato ad essere il primo problema del nostro territorio e rischia di innescare una scia negativa a catena, che investe sempre nuove imprese e dunque produce anche nuovi e numerosi lavoratori che restano senza lavoro o con scarse possibilità per il proprio domani e quello della propria famiglia”.

Nosiglia ha poi sottolineato come spesso si dimentichi che “il capitale più prezioso di un’impresa è ogni persona che lavora. Il profitto e il proprio tornaconto vanno commisurati a partire da chi lavora, che non può essere considerato una merce da spostare da un territorio all’altro, per ragioni spesso di ordine speculativo”.

Problemi in cui la Chiesa si sente coinvolta e non deve e non può restare muta”. “Io prego pertanto il Signore -ha continuato - di suscitare nelle coscienze di tutti coloro che hanno in mano la sorte di tante imprese e dei loro dipendenti un sussulto di dignità e di umanità, che li spinga a cercare alleanze e solidarietà, perché di questo si tratta primariamente”.
“Solo uno sviluppo buono e un’economia che risponda anche a criteri etici sono in grado di sostenere la qualità della vita in tutti i suoi aspetti, compreso quello ambientale e quello propriamente spirituale 
della persona umana, della sua famiglia, del suo ambiente di vita” conclude Nosiglia. 

"I lavoratori - ha sottolineato al termine della messa Vito Benevento, della segreteria Uilm Torino - aspettano risposte da parte delle istituzioni, a partire dal Mise: serve un piano per la ricollocazione di tutti i dipendenti. Oltre 400 famiglie si apprestano a vivere il terzo Natale consecutivo all'insegna dell'incertezza sul proprio futuro".

redazione