Sanità - 03 gennaio 2020, 06:10

La ricetta del Mauriziano funziona: la rivalutazione geriatrica "svuota" il pronto soccorso

Il primo ambulatorio in Italia di questo genere ha dimezzato l'incidenza di nuovi accessi (gli anziani costituiscono circa il 40% di chi chiede aiuto)

La ricetta del Mauriziano funziona: con l'ambulatorio di rivalutazione geriatrica (il primo in Italia nel suo genere) si è "svuotato" il Pronto Soccorso, con accessi dimezzati rispetto al passato. Un passato in cui proprio le persone anziane costituivano quasi il 40% dell'utenza che si recava in struttura a chiedere aiuto.

Una dinamica piuttosto comprensibile, visto l'aumento costante dell'aspettativa di vita media e dei bisogni di salute della popolazione e dunque l'aumento di pazienti "over" con malattie croniche. Nel solo 2018 ben 23901 accessi al Pronto soccorso del Mauriziano sono stati effettuati da pazienti sopra i 65 anni (il 41% del totale) e 5975 di questi hanno portato al 25,5% dei ricoveri totali. Ecco perché la struttura di corso Turati ha pensato a come ridurre il tempo di permanenza e le recidive di accesso di questi pazienti, per arrivare a un abbattimento delle complicanze associate alla permanenza ospedaliera con conseguente miglioramento della qualità di vita dei pazienti stessi e con un contenimento dei costi.

E' stato così attivato il primo Ambulatorio di Rivalutazione del paziente anziano del Pronto soccorso in Italia, ovvero una struttura ambulatoriale cui i pazienti sono indirizzati su indicazione del Medico d’Urgenza al momento della dimissione dal pronto soccorso, in base alla valutazione del rischio di ritorno non programmato in pronto soccorso stesso. L’ambulatorio si propone l’obiettivo di monitorare il decorso del paziente dopo la dimissione, individuando tempestivamente potenziali criticità che potrebbero condurlo nuovamente in pronto soccorso e proponendo adeguati correttivi terapeutici e di percorso assistenziale. L’ambulatorio si propone anche di offrire una valutazione utile per facilitare i medici di famiglia nell’avvio delle pratiche assistenziali domiciliari. 

Il progetto si è sviluppato grazie alla collaborazione tra la Scuola di Specializzazione in Geriatria, diretta dalla professoressa Marilena Durazzo, e la Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza dell’ospedale Mauriziano, diretta dal dottor Domenico Vallino.

E secondo l'analisi dei primi risultati, è stato evidenziato come più della metà dei pazienti inviati all’ambulatorio presentasse problemi di autonomia (62.7%) e deterioramento cognitivo (57.6%). Le patologie più frequenti nei pazienti inviati all’ambulatorio sono risultate demenza, ictus, depressione, ipertensione arteriosa, diabete mellito, scompenso cardiaco. Effettuando un confronto con pazienti non inviati a questo tipo di percorso, l’ambulatorio si è dimostrato in grado di dimezzare l’incidenza di nuovi accessi in Pronto Soccorso ad un mese (10,2% contro 20,7%).

Ai partecipanti allo studio è stato anche somministrato un questionario anonimo, da cui è emerso un alto grado di soddisfazione sia per l’assistenza ricevuta in PS sia per quella ricevuta nell’ambulatorio. Dal questionario è inoltre emerso che tutti gli intervistati hanno ritenuto utile il servizio offerto dall’ambulatorio. L’ambulatorio di Rivalutazione del paziente anziano (ora Ambulatorio di rivalutazione geriatrica) prosegue quindi la sua attività in gestione al dottor Alessandro Reano e alla dottoressa Maria Aurucci. 

Massimiliano Sciullo