Scuola e formazione - 01 febbraio 2020, 17:45

“Assessore, non siamo oggetti”: gli insegnanti scrivono a Di Martino per il trasferimento della Gianelli

Cobas e Cub Scuola sul caso Gianelli-Turoldo: "Chiudere o accorpare una scuola è un pessimo segnale". Lunedì manifestazione sotto Palazzo Civico

Il caso della Gianelli continua a scuotere il quartiere delle Vallette. Dopo il sopralluogo degli scorsi giorni dell’assessore all’Istruzione del Comune di Torino Antonietta Di Martino e della Commissione competente, sindacati e insegnanti hanno espresso tutto il loro malcontento per un trasferimento non voluto dal quartiere e da gran parte del corpo docente dell’istituto comprensivo.

Egregio assessore, non siamo oggetti: lei ci considera numeri, oggetti, suppellettili, robe da spostare” è l’accusa rivolta ad Antonietta Di Martino dai docenti dell’istituto comprensivo Turoldo. Gli insegnanti identificano poi una serie di problemi strutturali e logistici nell’accorpare due scuole in una: “Dove sono i cortili, gli spazi verdi, il campetto da calcio  per far giocare i nostri alunni in Turoldo? Cosa dire dei  davanzali con gli spigoli a misura testa bambini nelle aule, delle finestre che in Turoldo si aprono verso l' interno con gli spigoli di alluminio, mentre in Gianelli si aprono in orizzontale senza invadere spazio aula?”. Perplessità poi circa le dimensioni delle aule, sull’altezza dei lavandini e sugli spazi dell’ex segreteria della Turoldo, non ritenuti idonei a ospitare classi o laboratori.

Se solo dovessero fare un preventivo realistico sui costi per rendere sicuri questi ambienti per i bambini più piccoli, si capirebbe subito che questo provvedimento non porterebbe a nessun risparmio per il Comune. Provocherebbe invece, una catastrofe a livello scolastico, facendoci precipitare a dei livelli inaccettabili per la Scuola che abbiamo sempre offerto fino ad ora e che non sarebbe più possibile offrire in futuro. Quello che ci meraviglia è che ci chiedano di avere empatia e pathos per gli adulti del CPIA e ribaltano la loro situazione con quella dei nostri bambini” concludono poi i docenti.

Giulia Bertelli, coordinatrice Provinciale Cub Scuola Torino rimarca: “Una scelta davvero unilaterale ed improvvida quella di  effettuare mutazioni nel tessuto scolastico Torinese senza tenere conto della voce forse più esperta ed obiettiva, dei docenti che in quelle scuole vivono ore ed ore della loro giornata e che sanno le necessità dei bambini”.

"Viviamo in una città che sta attraversando una grande crisi culturale. Due delle storiche librerie torinesi sono state costrette a chiudere per evidenti motivi economici: ciò è un gravissimo segnale per una città come Torino. Allo stesso tempo, chiudere o accorpare una scuola in un quartiere come le Vallette rappresenta per la comunità e per l'amministrazione una sconfitta", attacca la Cobas Scuola attraverso un lungo comunicato, polemizzando con la scelta fatta dall'assessore all'Istruzione Antonietta Di Martino. "Una sconfitta soprattutto perché, e non bisogna mai dimenticarlo, la Sindaca è stata eletta poiché in campagna elettorale aveva puntato tutto sul rilancio delle periferie. Non entriamo nel merito di quanto è stato fatto, ma la vicenda Gianelli-Turoldo rappresenta, secondo noi, un punto di non ritorno2” concludono i Cobas.

Per i motivi sopracitati, insegnanti, genitori e sindacati, lunedì si ritroveranno sotto Palazzo Civico alle ore 14. L’obiettivo? Sostenere la mozione che chiede di sospendere lo spostamento delle classi primarie della Gianelli chiudendo di fatto un plesso dell’istituto Comprensivo Turoldo ed individuare in altra sede la giusta collocazione per il Cpia1.

Andrea Parisotto