Collegno compie 40 anni e riceve un regalo speciale.
Per celebrare l'anniversario del conferimento del titolo di città, Collegno festeggia dando ampio spazio anche alla natura e alle risorse del suo territorio, regalandogli una nuova veste. Alla città sono state infatti consegnate delle sculture, realizzare dall'Associazione Intaglio e Scultura di Rivoli, nell'ambito del patto di collaborazione "Collegno Spazio Verde".
“A partire dal 2019 è entrato nel vivo Collegno Spazio Verde, un progetto quadro sulla gestione dei beni comuni ambientali della città di Collegno - ha spiegato l'assessore alla città sostenibile e commercio Enrico Manfredi - I patti di collaborazione fra città e associazioni o cittadini, che fanno parte di questo ampio progetto, puntano a riqualificare spazi e aree verdi e naturali, promuovendo una manutenzione condivisa, attraverso un abbellimento maggiore delle stesse o attraverso la realizzazione di opere o manufatti belli e innovativi".
"Il senso della collaborazione fra l'ufficio ambiente - aree verdi della città di Collegno e l'associazione intaglio e scultura di Rivoli, sta proprio in questa ultima casistica". Le opere sono in tutto quattro, ma ciò che le rende speciali è proprio la loro realizzazione, poiché sono state create con il legno recuperato dagli alberi abbattuti. Una nuova veste per il legno, dunque, che torna a rivivere raccontando una nuova storia alla città, che cosi continua a mantenerne viva la memoria nel suo territorio.
"La città ogni anno è costretta ad abbattere un certo numero di piante per ragioni di salute o di sicurezza - ha proseguito l'assessore Manfredi -. Le stesse in pari numero vengono poi compensate o in loco o diffusamente sul territorio comunale. Ma che cosa succede ai tronchi delle piante abbattute? Fin'ora sono stati smaltiti dalle ditte appaltatrici del verde. L'idea del patto di collaborazione è invece quella di individuare alcune piante in alcuni luoghi centrali o simbolici della città e trasformarle in opere di arte pubblica. In questo modo si ottiene un duplice effetto, da un lato si disseminano opere d'arte in giro per Collegno, facendo apprezzare ai cittadini un materiale nobile come il legno, non di frequente utilizzato per questo tipo di scopi, dall'altro si prolunga la funzione della pianta dopo la sua fine come albero vivente, per mantenerne memoria.
L'esperienza era già iniziata nel luglio del 2019, in occasione della fiera patronale di San Lorenzo, giorno in cui si è inaugurato il cantiere evento della prima realizzazione del progetto, la donna alata, che oggi si trova nel giardino Cerdanjola del Valles, nel quartiere centro storico su via martiri XXX aprile”.