Economia e lavoro - 10 febbraio 2020, 10:28

Pianezza, assemblea e manifestazione per i dipendenti OneNet a rischio licenziamento

Oltre un centinaio di lavoratori era stato preso come affitto di ramo d'azienda di Bft e Newtel ma sono ancora molte le spettanze in sospeso

Una nuova voce all'interno della Vertenza Torino. E' quella dei lavoratori della OneNet, azienda del settore telecomunicazioni con sede operativa a Pianezza che, nel novembre 2019, ha acquisito con affitto di ramo d'azienda oltre un centinaio di dipendenti delle aziende BFT srl e Newtel srl con la prospettiva di un recupero delle difficoltà finanziarie delle due aziende e la previsione di un rilancio produttivo ed occupazionale.

Ma le cose non sono andate come era nelle attese. Secondo quanto riportano i sindacalisti della Fim Cisl, ci sono spettanze che risalgono addirittura a ottobre e ad oggi sarebber arrivato "solo qualche parziale acconto delle spettanze di novembre". "La situazione peggiora - proseguono i rappresentanti dei lavoratori - e Onenet vorrebbe ora restituire anticipatamente alle rispettive società tutti i dipendenti. In assenza di novità, tutto ciò comporterà inevitabilmente l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo (già annunciata) per tutti i 55 circa lavoratori in forza al momento, provenienti da Newtel e BFT, dopo che oltre 50 lavoratori sono stati costretti a dimettersi per giusta causa, a causa dei mancati pagamenti degli stipendi".

Lo stato di agitazione sindacale iniziato a novembre con il blocco di straordinari e reperibilità, che aveva prodotto un accordo sul recupero delle spettanze poi non rispettato dall’azienda, è ripresa dunque con uno sciopero ad oltranza per più di un mese. "La scorsa settimana abbiamo chiesto alla Regione Piemonte di attivare un tavolo di confronto con tutte le parti in causa - proseguono da Fim - compresi i principali committenti degli appalti in carico a OneNet tra cui Sielte, che risulta essere uno dei più importanti, ma non l’unico, insieme a Deltatch, Sittel e altri, al fine di fare chiarezza, definire le soluzioni per il recupero delle mensilità non pagate e garantire una prospettiva occupazionale. I lavoratori hanno esaurito la pazienza e i loro risparmi, non hanno nessun ammortizzatore sociale, molti sono a rischio di sfratto e non possono più sopportare il protrarsi di una tale situazione, né i tempi dei percorsi vertenziali e legali che sono stati attivati, o quelli delle diatribe contabili tra le società".

I sindacati si rivolgono anche alle istituzioni: "La Regione Piemonte convochi subito un incontro per un esame congiunto della vertenza. La mobilitazione proseguirà fino a che sarà trovata una giusta soluzione per tutti i lavoratori".


E se questa mattina si tiene un'assemblea in OneNet, seguita da una manifestazione davanti alla Sielte di Trofarello, giovedì 13 e venerdì 14 febbraio anche questi lavoratori saranno in Piazza Castello per sostenere la #vertenzatorino promossa da Fim Fiom Uilm.

M.Sci