Scuola e formazione - 12 febbraio 2020, 06:00

Anche UniTo e Politecnico mettono l'Agenda 2030 tra i libri d'esame: accordo RUS-Andisu per la sostenibilità

Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile e Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario insieme per condividere pratiche e progetti da Nord a Sud

Non diventerà forse materia d'esame (almeno per il momento), ma la sostenibilità ambientale entra ancora di più tra le priorità del Politecnico di Torino. Lo dimostra il protocollo firmato questa mattina tra il Rus - Rete università per lo sviluppo sostenibile, di cui la prorettrice Patrizia Lombardi è presidente - e Andisu, l'associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario.

Sul tavolo, gli obiettivi dell'Agenda 2030. Lo strumento per raggiungerli: la collaborazione nell'organizzazione di eventi, ma anche scambi di buone pratiche tra Nord e Sud Italia, dal Piemonte a Sicilia e Calabria e così via. "La comunità accademica e degli studenti rappresenta un ponte fondamentale per la costruzione delle conoscenze necessario al raggiungimento degli obiettivi in agenda. Questo protocollo vuole essere un modo per creare legami formativi, percorsi che un domani potrebbero anche permettere agli studenti fuori sede di poter rimanere a vicino a casa", sottolinea la professoressa Lombardi. "L'Università fa parte del territorio e non ne vive slegata - prosegue - e deve portare possibilità di sviluppo, innovazione e nascita di start up. E deve stringere legami anche con le imprese, accompagnandole nel cambio di paradigma che si sta vivendo in questi anni: per questo esistono le challenge che come Politecnico abbiamo deciso di lanciare per risolvere casi concreti e trovare soluzioni a problematiche reali".

"Il sistema universitario punta alla formazione globale della persona o la costruzione di una società sostenibile - commenta il professor Luigino Filice, di Andisu -: è la sfida principale per i prossimi decenni".

Massimiliano Sciullo