Eventi - 13 febbraio 2020, 08:40

L'evoluzione secondo Darwin in scena a Rivoli: un viaggio sul "Beagle" a 210 anni dalla nascita

Un progetto della Compagnia Tecnologia Filosofica. Appuntamento domenica 16 febbraio, ore 17, all'Auditorium dell'Istituto Musicale di Rivoli

Va in scena domenica 16 febbraio, ore 17, all'Auditorium dell'Istituto Musicale di Rivoli (via Capello 3) "Umani si diventa. Darwin, l’evoluzione e… noi a che punto siamo?", per la stagione Scene 2019/20 di Rivolimusica e Teatro Fassino di Avigliana. Lo spettacolo è presentato dalla Compagnia Tecnologia Filosofica in occasione del Darwin Day, per la regia di Marco Amistadi su testo di Paolo Cascio.

«Io penso che...»: con queste parole Darwin introduceva, nei suoi taccuini, la teoria dell’origine delle specie. Ogni grande genio esita, ed è proprio il dubbio che ha portato alle scoperte più sensazionali di questo mondo. I più piccoli, con i loro continui “perché?” e con la voglia di conoscere, sono tutti mini biologi, naturalisti, antropologi, geologi ed esploratori.

A 210 anni dalla nascita di Darwin, questo spettacolo musicale racconta l’evoluzione, il caso, la necessità, le mutazioni e la selezione naturale che, in milioni di anni, hanno portato un pesce a trasformarsi in quello che oggi siamo. E in questo viaggio sul Beagle (il vascello che usò Darwin per i suoi viaggi e le sue scoperte) ragazze e ragazzi ascolteranno continue variazioni musicali a partire da una sola melodia che, evolvendo, farà “sentire” le idee del grande scienziato.

L’evoluzione della specie è una “variazione su tema”: ce lo spiega Marco Amistadi in “Umani si diventa”, eloquente titolo scelto da lui, che dello spettacolo è regista e compositore (ma anche attore ed esecutore), e Paolo Cascio, autore dei testi di questa nuova coproduzione Rivolimusica-Unione Musicale Onlus. Alla ricerca di una melodia che riecheggia familiare e innata nella sua testa, ma perduta nei ricordi, un mozzo, protagonista e narratore interpretato proprio da Amistadi, si confronterà con il DNA primigenio – descritto musicalmente dal tema dell’oboe - e con tutte le sue possibili “variazioni”. Da questa ricerca, che si avvale anche del pianoforte, scaturiscono avvenimenti governati dai personaggi più disparati; il teatro dell’azione scenica è il mitico vascello che nel 1831 salpava dal porto di Plymouth per quella che sarebbe diventata una spedizione scientifica rivoluzionaria, con a bordo un giovane Darwin naturalista – del quale il pubblico sentirà solo parlare per voce del mozzo, arruolato sul Beagle, e degli altri personaggi - alla scoperta del mondo.

Nell’attesa che Darwin faccia ritorno alla nave, il mozzo incontra diversi personaggi che gli svelano i segreti dell’evoluzione. Un fossile di dinosauro, una gallina, un pipistrello, un polpo, un cavalluccio marino, una formica, una tartaruga e infine un uomo manifesteranno le loro identità genetiche e storiche attraverso testimonianze dirette e musica; raccontandosi, doneranno al protagonista un tema musicale che si aggiungerà agli altri producendo una serie di variazioni sul tema principale, metafora dei cambiamenti evolutivi e delle costanti trasmesse in secoli di evoluzione, di selezione ed evoluzione della vita. Sarà il mozzo che, alla fine, in questo percorso musicale e teatrale all’insegna di tema e variazioni, scoprirà la teoria dell'evoluzione che servirà a Darwin per scrivere il celebre trattato "L'origine delle specie".

Comunicato stampa