- 17 febbraio 2020, 17:31

Tutto il fascino (e la magia) del colore nero, anche quando si tratta di fiori

La maggioranza sono ottenuti per ibridazione, manipolazione genetica o semplice colorazione con vernici o innaffiando con coloranti diluiti nell'acqua

Buongiorno e bentornati in questa rubrica. Potete trovarci e interagire più facilmente con quesiti e nostre risposte sul nostro gruppo Facebook "Blossom Suite - Orchidee: cura e vendita". Ci occuperemo di dare semplici consigli per gestire le piante che teniamo in casa, sul balcone o in giardino.

Tra le moltissime piante in commercio, alcune esaltate da film, telefilm o libri, troviamo citate piante e fiori dal colore nero che, per qualche motivo, dovrebbe anche dare qualche potere magico, positivo o negativo.

Ovviamente nessun potere magico è legato a questi fiori, in seconda battuta specifichiamo che la maggioranza sono ottenuti per ibridazione, manipolazione genetica o semplice colorazione con vernici o innaffiando con coloranti diluiti nell'acqua. Le piante che naturalmente hanno foglie o fiori “neri” in realtà sono rossi, marroni o viola molto scuri. Quando, in epoche passate, questo non era possibile e quindi impossibile da trovarsi in natura era piuttosto facile in storie o favole attribuirgli poteri incredibili. Vediamo qualcuna di queste varietà possono dare un tocco esotico al vostro giardino. Mi raccomando verificate sempre che le caratteristiche di coltivazione delle piante siano idonee al clima di dove vivete e come necessità di attenzioni da parte vostra

1. Aeonium atropurpureum: originaria delle Isole Canarie e dell’Africa è una succulenta piuttosto comune. In inverno non resiste a temperature inferiori ai 10 gradi, quindi nel caso, va ritirata in un luogo protetto. Le foglie sono di colore inizialmente verde ma diventano rapidamente di colore viola scuro, quasi nero. Nella bella stagione si innaffia appena il terreno asciuga, in inverno quanto basta per non far seccare completamente il terreno, pena la marcescenza della pianta.

2. Calla nera (zantedeschia aethipica): originaria delle paludi del Sud Africa, è una pianta da penombra, non da sole diretto. Non gradisce temperature inferiori ai 10 gradi, periodo invernale i rizomi vanno tenuti riparati evitando che il terreno asciughi completamente, mentre nella bella stagione occorre innaffiare regolarmente. La colorazione nera è stata ottenuta artificialmente tramite ibridazione.

3. Collocasia (collocasia esclulenta) black magic: pianta di origine asiatica, gradisce terreni umidi o bagnati come a bordo di stagni/laghi, ombreggiatura e non sole pieno, temperature miti non troppo basse. La black magic ha un colore viola scuro ottenuto per ibridazione.

4. Elleboro (helleborus), della famiglia delle ranuncolacee, rizomatosa che preferisce crescere in terreno umido ma ben drenante, all'ombra e che resiste bene al freddo. L’elleboro nero non ha nulla a che vedere con l’elleboro niger. La varietà nera è stata ottenuta per ibridazione.

5. Giglio (Lilium) nero: i gigli sono bulbose piuttosto comuni nei giardini, apprezzati per le copiose, scargianti e profumate fioriture. Vogliono posizioni soleggiate (non eccessivamente), riparati dal vento e resistono ai freddi inverni. Gradiscono terreno ben drenante, leggermente acido. Il giglio nero è uno degli ibridi ottenuti per ibridazione.

6. Iris nero: pianta rizomatosa, si mette a dimora nel periodo invernale, nella bella stagione si innaffiano regolarmente. Non ha problemi con la piena esposizione solare e con terreni calcarei. L’iris nero è stato ottenuto per successive ibridazioni.

7. Orchidea fredclarkeara: il nome deriva da chi ha ottenuto questo ibrido dal colore rosso/bordeaux molto scuro. Il fiore emette anche un gradevole profumo speziato. Questa orchidea alterna periodi vegetativi (senza fiore) in cui va innaffiata e concimata abbastanza abbondantemente, a periodi di riposo, in cui cresce e si sviluppa lo stelo floreale.

8. Orchidea Monnierara millennium black magic: anche questa orchidea come la precedente ha questa colorazione molto scura per ibridazioni successive. Analoga anche la coltivazione.

9. Petunia nera: ibrido nero della conosciutissima petunia, forma facilmente e a basso costo vasi con chiome con ricche fioriture.

10. Rhytidocaulon macrolobum: pianta grassa originaria dell’Arabia, Africa dell’Est. Vive in zone desertiche, mezza esposizione al sole. Richiede annaffiature molto attente: visto il luogo di origine un eccesso d’acqua risulta fatale. Temperature sempre superiori ai 5 gradi. La vegetazione non è particolarmente accattivante, ma i fiori sono molto particolari.

11. Rosa nera: la rosa nera, non è geneticamente possibile. I modi per avvicinarsi a questo colore sono di solito dei rossi particolarmente carichi. Se proprio si vuole la rosa nera esistono principalmente due modi: verniciare il fiore oppure in fase vegetativa innaffiare la pianta con dei coloranti professionali e specifici che verranno assorbiti dalla pianta.

12. Tacca chantrieri: detta anche pianta pipistrello, originaria delle foreste tropicali del sud est asiatico. Non tollera temperature inferiori ai 12 gradi, particolarmente ventilati. La sua origine fa in modo che gradisca livelli di umidità piuttosto elevati che suggeriscono una crescita in serra. I fiori sono sicuramente molto affascinanti e molto diversi dal solito, con “baffi” che possono raggiungere i 50 cm di lunghezza.

13. Tulipano nero: bulbosa che ben conosciamo e che è molto diffuso in molti giardini presenta tantissimi colori e petali di forme diverse. Le varietà nere, ottenute per ibridazioni, sono molto belle. I bulbi vanno messi a dimora a fine autunno e ritirati dopo la fioritura primaverile.

14. Viola Molly Sander: violetta anch’essa ottenuta per ibridazione ha questo particolare colore scuro per buona parte del fiore.

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Domenico Simonetti