Nel prossimo Consiglio dei ministri dovrebbe essere esaminato il ddl contro le agromafie che fa diretto riferimento al testo di riforma predisposto dall’Osservatorio Agromafie del giudice Giancarlo Caselli. Lo ha annunciato il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al convegno sul caporalato, promosso da Coldiretti a Roma. Il testo di 14 articoli si occuperà di imprese, responsabilità delle persone giuridiche, tutela penale economica e salute pubblica.
“Con il volume d’affari annuale delle agromafie che è salito a 24,5 miliardi di euro è importante realizzare la riforma dei reati in materia agroalimentare per aggiornare le norme attuali, risalenti anche agli inizi del 1900 – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - Le agromafie compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei nostri prodotti. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie, ancora larghe della legislazione, con la riforma dei reati in materia agroalimentare. L’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali - concludono Moncalvo e Rivarossa - rendono ancora più pericolosa la criminalità nell’agroalimentare che per questo va perseguita con la revisione delle leggi sui reati alimentari, elaborata da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio agromafie promosso dalla Coldiretti, per introdurre nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali affinché i prodotti simbolo del Made in Piemonte possano essere tutelati concretamente”.