Pinerolese - 28 febbraio 2020, 17:48

Seminari aperti e spazi di riflessione: il futuro del Centro culturale valdese secondo Peyrot

La nuova presidente della fondazione con sede a Torre Pellice spiega quali sono gli obeittivi da raggiungere nei prossimi anni

Europa, educazione e dialogo con le altre religioni: questi i temi che la Fondazione Centro culturale

valdese di Torre Pellice affronterà nei prossimi mesi con seminari aperti a tutti. Ad annunciarlo è Bruna Peyrot che è succeduta a Erika Tomassone alla presidenza della Fondazione: «Tenteremo di offrire al pubblico più vasto seminari per riflettere su argomenti tipici del mondo protestante: l’identità europea, l’importanza dell’educazione e la necessità di una relazione di dialogo con le altre religioni».

Storica delle culture, Peyrot è scrittrice e saggista. Ha condotto ricerche su identità, memorie e percorsi di costruzione democratica sia in Europa che America latina. Ha lavorato per quattro anni in Brasile al consolato di Belo Horizonte. Ultimamente si è dedicata allo studio della figura di Giosuè Gianavello pubblicando prima “Gianavello. Bandito valdese” con Massimo Gnone e poi “Le ‘Istruzioni’ di Giosuè Gianavello” con Luca Perrone.

«La prospettiva dei prossimi anni è che il Centro esprima la sua funzione di frontiera per la cultura che rappresenta. Dobbiamo quindi creare uno spazio di riflessione sul significato di cultura valdese e protestante nelle Valli e in Italia» spiega Peyrot.

La Fondazione Centro culturale valdese gestisce Museo valdese, Biblioteca valdese e ufficio Il Barba che si occupa visite guidate. E in merito la nuova presidente anticipa: «A giugno il Museo ospiterà un’esposizione sulla cultura materiale del legno».

Elisa Rollino