Sono giorni in cui ad attirare tutti i riflettori è l'emergenza-Coronavirus, ma ci sono altri contagi che non smettono di diffondersi. Tra questi, sicuramente la crisi industriale che sta colpendo da molto vicino il territorio piemontese, tanto da aver dato origine, poco prima di Natale, alla "Vertenza Torino". Se le due emergenze si incrociano, l'effetto non può che essere negativo.
Una delle voci che si sta levando più in alto, all'interno di questo coro di difficoltà, è senza dubbio quella dei lavoratori della Lear corporation Italia di Grugliasco, che proprio in queste settimane sta vivendo il termine degli ammortizzatori sociali, fissato per la fine di marzo, senza però avere garanzie sul futuro produttivo e occupazionale. A levare gli scudi, ancora una volta, sono i sindacati metalmeccanici di Fim Fiom e Uilm: "Domani mercoledì 4 marzo alle 10,30, presso l'assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, era previsto un incontro per esaminare la gravissima situazione aziendale della Lear. Ma nella giornata di oggi, 3 marzo 2020, l’Ufficio di comunicazione dell’Assessorato al Lavoro ha comunicato ufficialmente che l’incontro previsto viene rimandato a data da destinarsi, così come sta accadendo in questi giorni per altre vertenze".
"Le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm - prosegue la nota diffusa dai rappresentanti dei lavoratori - ritengono che la scelta della Regione di rinviare l’incontro sia profondamente sbagliata, soprattutto alla luce della grave situazione aziendale e del numero di lavoratori che rischiano il posto di lavoro se entro il 30 marzo non si troveranno adeguate soluzioni e ulteriori ammortizzatori sociali. Si poteva quindi decidere di tenere comunque la riunione contenendo il numero dei partecipanti".
“Non comprendiamo le ragioni del rinvio di una discussione urgente sul futuro occupazionale di 500 lavoratori, ancor più che tutte le attività produttive non si sono fermate e che per disposizioni regionali è ripresa la programmazione nei cinema e nei teatri nonché gli eventi sportivi - commentano i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm Torino, Davide Provenzano, Edi Lazzi e Luigi Paone -. La necessità di tutelare la salute pubblica non può essere incompatibile con l’attività istituzionale a sostegno e difesa del lavoro, delle produzioni, dell’economia del territorio".
Dall'assessorato, intanto, trapela che al momento - alla luce delle misure adottate a causa del Coronavirus - non è possibile organizzare riunioni di questo genere, che finiscono per coinvolgere un numero di persone ben superiore a quello che sarebbe gestibile in questa contingenza.