Dura lex, sed lex. Anche in tempi di Coronavirus e di difficoltà economiche.
Dopo mesi di sopralluoghi della Polizia Municipale, negli scorsi giorni, i ristoranti che si affacciano su piazza IV marzo hanno infatti dovuto smontare i dehors esterni chiusi su tre lati. “Strutture abusive – spiegano da Palazzo Civico – che, in base al vecchio regolamento comunale, risultavano difformi ai progetti che avevano presentato”.
Le nuove norme del Comune di Torino prevedono che, in cinque piazza “auliche” (piazza IV Marzo, Solferino, Paleocapa, Lagrange e Emanuele Filiberto), siano consentiti finalmente i padiglioni chiusi.
I gestori dei locali che si affacciano sull’area a pochi passi dal Duomo hanno dunque dovuto smontare gli “ibridi” non conformi, in attesa dell’arrivo della bella stagione, quando allestiranno i dehors esterni. Un’operazione quindi prevista dalla legge, - che non consentiva, in base al vecchio regolamento, la realizzazione di quel tipo di struttura nella piazza - ma “pesante” da un punto di vista economico, in un momento non facile per gli affari a causa del Coronavirus.
Come spiegato ieri dalla Presidente di Ascom Torino Maria Luisa Coppa dal 23 febbraio i ristoranti, per l’emergenza sanitaria, hanno perso il 30% degli incassi. Ancora peggio quelli a vocazione turistica dove le perdite sono arrivate al -40%.
“Abbiamo avviato un dialogo – commenta Carlo Alberto Carpignano, Presidente di Ascom Torino - con l'amministrazione perché, in un momento già così difficile per la ristorazione con perdita di clienti a causa del Coronavirus, vengono ridotti gli spazi”. “I dehors erano una buona soluzione perché consentivano di allargare l'area di somministrazione nei locali evitando assembramenti, che ora al contrario ci saranno”, conclude.