Politica - 10 marzo 2020, 12:55

Coronavirus; l’Italia dello smart working procede a singhiozzo. Grimaldi (LUV): “Conte, Speranza e Cirio facciano appello al mondo imprenditoriale"

"Il Governo pensi a un decreto urgente con misure di sostegno al reddito universali"

L’Italia dello smart working procede a singhiozzo, tra aziende virtuose e altre che continuano a negare ai propri dipendenti la possibilità di lavorare da casa, nonostante il loro lavoro sia perfettamente compatibile con questa modalità.

“Sul punto – afferma il capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione, Marco Grimaldi – il decreto parla chiaro e invita esplicitamente al lavoro da casa ovunque sia possibile. Forse, dietro a questa resistenza, c'è la convinzione di essere maggiormente competitivi e chi non lo fa pensa di trarne un vantaggio, ma così non è: il lavoro agile, o telelavoro, permette di ridurre per esempio i tempi e i costi di spostamento, senza penalizzare la produttività”.

“Accanto a questo – prosegue Grimaldi –, emerge tutta l’arretratezza di un Paese che non ha ancora previsto vere misure universali di supporto al reddito che includano i freelance, le partite Iva, il lavoro discontinuo e il lavoro a cottimo (che non smetteremo mai di combattere) su cui si reggono tantissime attività”.

“Questi sono i motivi per cui, da un lato, invito tutte le Istituzioni – e lo chiedo in particolare al Ministro Speranza e ai Presidenti Conte e Cirio – a dedicare un appello al mondo imprenditoriale affinché prendano sul serio le regole dettate dall'emergenza, per la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Dall’altro – dichiara Grimaldi – chiedo di pensare immediatamente a tutti coloro che lavorano (o non lavorano) nell'assoluta assenza di ammortizzatori sociali, continuità contrattuale e di reddito, stabilità. Non possiamo pensare che queste persone, nella crisi, semplicemente cessino di avere liquidità fino a tempi migliori”.

“In questo momento particolare – prosegue Grimaldi – chiediamo un decreto legge urgente che preveda subito misure di sostegno al reddito universali; come Regione Piemonte, faccio un appello alle Assessore Caucino e Chiorino: attraverso una delibera di Giunta si allarghino le maglie del Salva Sfratti e Salva Mutui, due misure che abbiamo scritto e fatto approvare negli scorsi anni, che avete ritenuto utile finanziare accogliendo le nostre proposte e che, nei prossimi mesi, saranno fondamentali per sostenere i piemontesi in difficoltà”.

“Dobbiamo tutti agire per evitare la diffusione del virus – conclude Grimaldi – ma chi ha potere decisionale ha il dovere di non far pagare le conseguenze delle misure straordinarie ai più deboli. Purtroppo non cambieremo questa società in un mese di isolamento fiduciario, ma il massimo lo possiamo pretendere: tutto e subito”.

comunicato stampa