Inserire la Metro 2 di Torino tra le opere prioritarie del decreto “Modello Genova”. E’ questa la richiesta della sindaca Chiara Appendino, insieme a tutto il Consiglio comunale, al Governo Conte.
Palazzo Chigi ha infatti annunciato un decreto governativo con cui saranno destinate, a livello nazionale, risorse straordinarie e procedure snelle per la realizzazione di grandi infrastrutture viarie e trasportistiche. Un provvedimento che Roma ha intenzione di varare per fronteggiare la crisi del sistema economico nazionale, conseguente all’emergenza Coronavirus e all’adozione delle necessarie misure sanitarie per contenere la diffusione del contagio.
“Lo snellimento procedurale -spiega la sindaca Chiara Appendino - e la concessione di risorse aggiuntive per accelerare l’avvio e la conduzione dei lavori dell’opera risulterà essenziale per creare le condizioni affinché Torino possa ripartire”. “Se per il rilancio economico della città e della sua area metropolitana, la realizzazione della Metro 2 risultava già strategica prima d’ora, una volta usciti dall’attuale contesto emergenziale sarà fondamentale” conclude .
Lo scorso 4 febbraio la Giunta Appendino ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica della Metro 2, redatto dal raggruppamento d'imprese che ha come capofila la società francese Systra.
Il tracciato sarà lungo circa 28 chilometri, lungo il quale saranno realizzate 32 stazioni. Tre le tratte lungo le quali è stato suddiviso il percorso che, rispetto a quello originariamente previsto nel bando per la progettazione preliminare, si è poi allungato a sud-ovest e a nord-est. A quella centrale, tra le stazioni Anselmetti e Rebaudengo (circa 15700 metri e 23 stazioni) si sono aggiunte le estensioni verso Orbassano (circa 5700 metri e 5 stazioni) e San Mauro (circa 6500 metri e 4 stazioni).
La linea 2 della metro di Torino si incrocerà con la 1 in corrispondenza di Porta Nuova, in via Nizza. Proseguendo verso sud toccherà il Politecnico e arriverà allo stabilimento FCA di Mirafiori. Dopo la stazione Anselmetti (ora all’interno dello svincolo della tangenziale sud), raggiungerà Orbassano Centro passando attraverso Beinasco Fornaci, Beinasco Centro, Orbassano Centro Ricerche (dove è ipotizzato il nodo di scambio con mezzi pubblici e privati) e Pasta di Rivalta.
La fermata del centro storico di Torino sarà realizzata sotto piazza Carlo Alberto. Si raggiungeranno quindi i Giardini Reali, per toccare poi la frequentatissima zona del Campus Einaudi. Nella zona nord, i treni attraverseranno via Bologna e l’ex trincerone, arrivando nei pressi dell’ospedale San Giovanni Bosco e, quindi, giungere alla stazione ferroviaria Rebaudengo. Dal bivio Cimarosa Tabacchi avrà origine la deviazione che, attraverso piazza Sofia, Banca/Bertolla, via Aosta (dove è prevista la stazione di San Mauro Pra Granda) raggiungerà l’area industriale di Pescarito.
Parcheggi di interscambio - con circa mille stalli per vetture ciascuno - saranno realizzati presso le stazioni di Orbassano, Anselmetti e San Mauro Piemonte/Pescarito.
"Sostengo con forza la richiesta della Sindaca Appendino: il Governo inserisca la Metro 2 tra le opere prioritarie previste dal Decreto "Modello Genova" finalizzato a fronteggiare la possibile crisi economica post-coronavirus", ha dichiarato Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale a Torino. "È opportuno cominciare a guardare alla Torino che sarà dopo queste settimane di emergenza. A questo territorio servono infrastrutture come il pane. E la Metro 2 è una priorità".