Il campionato italiano di calcio è quello che, tra i più importanti d'Europa, ha risentito per primo del durissimo impatto del coronavirus COVID-19. Basti pensare che l'ultima gara, quella tra Sassuolo e Brescia, è stata giocata lo scorso 9 marzo.
A seguire si è fermata la Spagna e via via anche tutti gli altri storici tornei di alto livello del Vecchio Continente, dalla Ligue 1 alla Premier League, dalla Bundesliga alla Eredivisie e alla Primeira Liga. Una situazione epocale che, nonostante le più rosee previsioni, potrebbe perdurare più del previsto. Oggi si sente parlare di possibile ripresa della Serie A a inizio maggio, ma guardando alla Cina dove scoppiarono i primi focolai del virus è abbastanza semplice fare due conti: i primi casi furono riscontrati a dicembre 2019 e ad oggi la milionaria Super League non è ancora ripartita. Lì, la data di inizio è fissata per il 3 aprile.
Ma tornando alla nostra Serie A, le ultime partite giocate rigorosamente a porte chiuse ci hanno raccontato di una Juventus che è tornata in testa giocando contro l'Inter una delle migliori partite non solo dell'ultimo faticoso periodo, ma dell'intero campionato. Una lezione di calcio data dagli uomini di Maurizio Sarri all'ex bianconero Antonio Conte e ai suoi. Una sfida che alla vigilia era stata caratterizzata da tante polemiche per i continui rinvii e spostamenti e che anche dopo ha avuto una coda provocatoria.
Basti pensare all'ironia di Mario Balotelli che aveva dichiarato: “Aspettavano che la Juve recuperasse per far finire il campionato”. O ancora ai retroscena riportati dal Corriere dello Sport secondo cui nella recente call-conference della Lega calcio ci sarebbero state scintille tra il presidente bianconero Andrea Agnelli e quello laziale Claudio Lotito. Sul confronto per il futuro del torneo il primo avrebbe detto: “Parlo da primo in classifica”, mentre il secondo gli avrebbe piccatamente risposto: “Parli da cittadino italiano o da regnante della monarchia Agnelli?”.
In uno scenario così incerto è difficile ipotizzare quando riprenderà la stagione e come si svolgerà l'ultima parte del torneo. Provando a immaginare il 3 maggio come ripresa dei giochi, ci sarà un mese e mezzo per giocare le restanti 12 giornate e a queste andranno aggiunte anche le coppe europee e le semifinali di ritorno e la finale di Coppa Italia. Altra ipotesi che sembra però non trovare terreno fertile è quella di uno stop alla stagione regolare così com'è e un prosieguo fatto di playoff per assegnare scudetto e piazzamenti in Europa, e playout per la retrocessione in Serie B.
Un calendario compresso che chiaramente fa slittare al 2021 gli Europei intasando ulteriormente una programmazione che dovrà ricominciare molto presto visto che oltre ai campionati domestici e alle successive coppe dovrà prevedere anche gli impegni delle nazionali che saranno chiamate alle qualificazioni per la successiva Coppa del Mondo in programma in Qatar tra novembre e dicembre del 2022. Un calendario fitto di impegni che però farà al fortuna degli appassionati e pure degli scommettitori che avranno pane per i loro denti e potranno rifarsi dopo questo stop forzato.
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