La mola o smerigliatrice è un utensile destinato a vari usi, oggi perlopiù elettrico. Può essere angolare (il frullino), assiale (con azione abrasiva) o da banco. Quest’ultima tipologia vede la presenza di un motore fissato, appunto, ad un banco e presenta due dischi abrasivi oppure un disco abrasivo e un altro elemento, una spazzola o un disco di telato per lucidare. La mola da banco deve essere fissata al piano di lavoro, eventualmente mediante una base girevole.
Caratteristiche e usi della mola da banco
La mola da banco serve a molare ma anche a tagliare, affilare, sbavare o sagomare; ogni livello di finitura presuppone un attrezzo specifico. Ha numerose applicazioni, quindi: può essere usata per eliminare gli spigoli e i trucioli, per rimuovere le bave di lavorazione, per affilare le punte e le lame. La qualità di una smerigliatrice dipende soprattutto da quella dei cuscinetti impiegati e dall'operazione di equilibratura del rotore del motore.
La mola è usata sia dai professionisti che da chi si dedica al proprio hobby. Rispetto al secondo caso, ci sono modelli che prevedono un riduttore di giri che attiva una mola speciale a grana fine, con rotazione lenta e lavorazione a umido, simile a quella dell’arrotino (l’attuale smerigliatrice elettrica è la versione moderna e tecnologica della mola degli arrotini). Questo particolare elemento è utile per affilare i coltelli senza dover riscaldare la lama.
Come scegliere una mola da banco
Ci sono diverse tipologie di mole da banco in commercio ma la scelta non è così ardua. L’importante è avere ben presente l’utilizzo che si vuole fare dell’utensile e con quali scopi. Dopodiché, basta cercare quello che rispecchia di più le proprie esigenze tra questi modelli di mola da banco recensiti da ITOP5, un portale che si occupa di valutare varie tipologie di prodotto e compararne i prezzi, proponendo anche vere e proprie classifiche.
Il lavoro di molatura presuppone diversi stadi di finitura e anche diversi utensili in base al tipo di lavoro da svolgere: una smerigliatrice progettata per la rifilatura non è adatta, magari, a sagomare un metallo perché questa azione implica un livello di rifinitura maggiore. La mola da banco doppia dispone di due mole che si muovono alla stessa velocità, una per rifilare e una per sagomare; la mola da affilatura è destinata e pensata per questo scopo specifico; la mola mista presuppone proprio due sistemi diversi, che possono muoversi alla stessa velocità o a velocità differente e che permettono di combinare due operazioni, per esempio sagomatura e affilatura ad acqua oppure sbavatura e spazzolatura.
Riguardo l’affilatura, in particolare, essa consiste in una serie di fasi e di operazioni da non trascurare. La sgrossatura va fatta con la mola grigia e contribuisce a dare la forma alla parte appuntita dell’oggetto; questa parte appuntita subirà la finitura con la mola bianca e l’affilatura con la mola ad acqua che raffredda la lama durante la lavorazione; in ultimo, l’affilatura fine e la lucidatura su cuoio eliminano le piccole sbavature e lucidano l’oggetto lavorato.
Diametro e potenza della mola: parametri da valutare
Uno degli interrogativi da porsi quando si riflette sull’utilizzo che si farà della smerigliatrice riguarda la frequenza d’uso, quanto l’attrezzo verrà usato. Dalla risposta a questo interrogativo dipende la scelta del diametro e della potenza. Per un uso occasionale, 125 mm di diametro vanno più che bene. Si parla, dunque, di chi fa questi lavori per hobby. È opportuno orientarsi su prodotti che non stiano sotto i 250 W di potenza o la mola potrebbe bloccarsi in corso d’opera. Per un professionista, sono adatte le smerigliatrici che hanno una potenza superiore ai 500 W e un diametro tra i 200 e i 250 mm.