"Accogliamo favorevolmente la proposta, presentata ieri dal Governatore Cirio durante il confronto con le Rappresentanze Sindacali dei Dirigenti Ospedalieri, di estendere l’esecuzione dei tamponi per testare la positività al covid-19 a tutti gli operatori sanitari anche se asintomatici", sottolinea in una nota la Segreteria Regionale Anaao Assomed Piemonte.
"La proposta è in linea con le richieste avanzate nei giorni scorsi da Anaao Assomed: la necessità di testare i sanitari deriva soprattutto dalla possibilità che essi diventino “grandi diffusori“, ovvero possano inconsapevolmente trasmettere il virus SARS-CoV2 a colleghi o pazienti. Inoltre le ultime evidenza hanno dimostrato che il rischio di sviluppare un’insufficienza respiratoria severa è proporzionale all’entità di esposizione al virus: dunque tutti i casi clinici, sia sanitari che pazienti, avranno decorsi meno gravi se riducono il contatto con i covid-19 positivi".
"Il Governatore ha precisato che l’applicazione sarà graduale, compatibilmente con le possibilità tecniche di esecuzione, e che saranno attivati nuovi laboratori oltre quelli già operativi. Chiediamo pertanto di censire i laboratori analisi delle ASL/ASO che sarebbero già attrezzati per analizzare i tamponi e potrebbero essere rapidamente attivati; di assumere biologi e operatori nei laboratori analisi, perché attualmente stanno lavorando allo stremo; di creare una corsia preferenziale presso i SISP per l’esecuzione del tampone ai medici ospedalieri che sviluppano sintomi a domicilio, sempre nell’ottica di individuare precocemente i positivi e dunque i loro contatti", conclude la nota di Anaao Assomed.
“Pur nel rispetto dei pareri e dei criteri dell’Istituto e del Consiglio superiore della sanità, crediamo che anche in Piemonte si debba procedere ad eseguire un numero maggiore di tamponi, sull’esempio di altre Regioni", sottolineano Mauro Salizzoni, Vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte, e Domenico Rossi, Vice Presidente IV Commissione e Consigliere regionale Pd.
"C’è chi come il Veneto vuole farlo a tappeto, ma chi, come Toscana ed Emilia Romagna, ad esempio, registra comunque un numero di tamponi più alto del nostro in rapporto al numero dei contagiati. Condividiamo la scelta del Presidente Cirio di sottoporre a tampone il personale sanitario ma riteniamo che i test vadano estesi in generale, a partire dalle persone sintomatiche a casa e i loro familiari. Conosciamo le difficoltà di risorse e mezzi, ma si potrebbe partire dalle zone della nostra Regione che paiono essere più colpite. Dai dati pubblicati dalla Protezione Civile si evince che il Piemonte ha fatto un numero di tamponi più basso rispetto alle persone ricoverate se paragonato a quello di altre Regioni, quindi ci pare realistico allinearci a quanto fatto altrove".
"Se è vero quanto affermato da alcuni studiosi che in Italia abbiamo alcune decine di migliaia di persone contagiate che non sanno di esserlo, allora occorre adottare misure più drastiche per rompere la catena della trasmissione. Chi oggi è asintomatico o registra solo lievi sintomi influenzali potrebbe essere indotto a continuare a uscire di casa e non adottare le cautele necessarie, trasformandosi in un pericolo per tutti gli altri".