Politica - 20 marzo 2020, 07:20

Coronavirus ed emergenza economica, Carretto (M5S): “Si congeli per due anni il Piano di Rientro”

La mozione presentata dal consigliere pentastellato prevede anche la sospensione dei pagamenti dei mutui: una volta superata l’emergenza sanitaria, bisognerà affrontare la ripresa economica e sociale

Congelare il piano di rientro, ristrutturare il debito e sospendere i pagamenti dei mutui della Città di Torino causa Coronavirus. E’ questa la proposta di mozione che vede come primo firmatario Damiano Carretto (M5S) rivolta alla sindaca Appendino.

La richiesta, in realtà, è doppia: da una parte dialogare con gli istituti di credito per arrivare alla ristrutturazione del debito della Città e alla sospensione delle rate dei mutui e degli interessi sugli stessi per i prossimi due anni, dall’altra fare altrettanto con la Corte dei Conti per ottenere la sospensione biennale del Piano di Rientro. A spingere il consigliere comunale a presentare la mozione sono i pesanti risvolti economici e sociali che lascerà in eredità il Covid-19 a Torino. Una volta superata la fase di emergenza, la Città dovrà lavorare a testa bassa per rilanciare l’economia locale e i servizi. 

Farlo con le braccia legate e tanti vincoli, ovviamente, sarebbe più complesso. L’intento è quello di poter derogare a tutte le regole imposte dalla Corte dei Conti per permettere alla Città di sforare su alcuni parametri, non ottemperare ad alcuni paletti senza andare incontro a sanzioni, potenziando allo stesso temp alcuni servizi per i cittadini e riducendo alcune tariffe.

“La Giunta dovrà poter dare risposte a famiglie e imprese messe in ginocchio da questa situazione che nessuno avrebbe potuto prevedere e voluto vivere” spiega Carretto. “La città deve potersi fare parte attiva nella ripresa sociale ed economica al termine di questa crisi - ha proseguito il consigliere penta stellato -  e per farlo ha bisogno di poter investire in opere sul territorio ed event che facciano da volano alle trasformazioni urbanistiche”.

"Spero che le banche e la Corte dei Conti possano rispondere positivamente a questa sollecitazione”, ha poi concluso Carretto.

Andrea Parisotto