Torino si adatta alle nuove regole per l'accesso ai parchi e alle aree verdi volute ieri dal nuovo decreto del Governo, che ha posto un freno (ulteriore) sia agli spostamenti delle persone che allo sport all'aria aperta fino al 25 marzo. Emerge però un elemento che fa riflettere: rispetto a quanto annunciato dall'esecutivo e dallo stesso governatore Alberto Cirio, infatti, il Comune fissa in un chilometro il raggio massimo all'interno del quale i cittadini possono andare a correre o fare attività motoria. Una distanza superiore rispetto a quel "sotto casa" enunciato ancora ieri sera via Facebook dallo stesso presidente della Regione. In ogni caso, una distanza decisamente più ampia rispetto a quanto deciso nelle scorse ore dai sindaci di alcuni Comuni alle porte del capoluogo.
Lo ha deiciso il Cosp, riunitosi in videoconferenza questa mattina, che ha analizzato l'Ordinanza del Ministero della Salute varata ieri sera, definendo le modalità di applicazione e le misure per la sua attuazione. Per quanto concerne il divieto di accesso ai parchi, ai giardini e alle aree verdi è stata predisposta la chiusura delle aree cani, delle aree gioco e degli spazi verdi recintati.
Il Cosp ha inoltre disposto il rafforzamento dei controlli coordinati interforze nei parchi urbani e, per il traffico veicolare, lungo le principali direttrici. "Ai fini operativi per i controlli da parte delle Forze dell’ordine e della Polizia locale sull’applicazione dell’Ordinanza e dei Dpcm, è da considerare la distanza di un chilometro dal domicilio il raggio entro cui sarà possibile "svolgere attività motoria individualmente in prossimità della propria abitazione", come previsto dal comma b) dell'articolo 1 dell'Ordinanza del Ministero della Salute", si legge nella nota ufficiale.