Crollano le esportazioni nel corso del 2019. Un dato preoccupante (-3,5%) che spaventa ancora di più se si pensa che non subisce ancora alcun effetto di tutta l'emergenza Coronavirus esplosa solo in queste ultime settimane. E senza trascurare il fatto che le esportazioni italiane hanno registrato, nello stesso arco temporale, una crescita del 2,3%.
Secondo i numeri di Unioncamere Piemonte, nel corso dell'anno passato il valore delle esportazioni piemontesi si è attestato sui 46,6 miliardi di euro, registrando una contrazione del 3,5% rispetto al 2018. E a trascinare il risultato verso il basso è stato soprattutto l'ultimo trimestre, dove la performance è stata negativa addirittura per il 5,2%. Un dato che si è aggiunto alla flessione del 3,8% del primo trimestre, il -1,9% del secondo e il -3,2 del terzo.
Ma i segni di frenata si notano anche sul fronte delle importazioni: in questo senso, il 2019 ha registrato una flessione del 4% rispetto all’anno precedente; il valore dell’import piemontese di merci è dunque sceso a 32,5 miliardi di euro.
Il saldo della bilancia commerciale, pari a 14,1 miliardi di euro, resta, dunque, di segno positivo, in diminuzione rispetto all’anno precedente, quando si attestava a 14,3 miliardi.
"Il Piemonte risulta purtroppo l'unica, tra le principali regioni esportatrici italiane, a registrare nel 2019 una flessione delle vendite oltre confine. Una situazione già complessa, questa, a cui andranno ad aggiungersi le conseguenze provocate dalla diffusione del Covid-19 - commenta Ferruccio Dardanello, vicepresidente vicario di Unioncamere Piemonte -. Come Camere di commercio del Piemonte faremo la nostra parte, individuando fin da subito misure a supporto delle imprese, soprattutto in tema di sostegno al credito e alla liquidità aziendale. Siamo certi che, finita questa emergenza, il nostro 'made in' non potrà che riprendere il suo cammino virtuoso fatto di qualità dei prodotti e capacità produttiva".