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Economia e lavoro | 24 marzo 2020, 14:00

Volare o no? Alcune indicazioni e le aspettative dopo il 3 aprile

A causa del periodo di forte disorientamento, riuscire a prevedere le future normative è impossibile

Volare o no? Alcune indicazioni e le aspettative dopo il 3 aprile

La situazione emergenziale sanitaria che ormai da diverse settimane è presente in tutto il territorio italiano sta notevolmente interferendo con la vita quotidiana dei cittadini sotto ogni aspetto. Per riuscire quindi a prevenire una maggiore diffusione del virus, molte compagnie aree hanno deciso di sospendere i voli. Coloro che avevano già acquistato i biglietti precedentemente sono stati regolarmente messi a conoscenza della possibilità di annullare il viaggio, in quanto sono molti i paesi che a seguito dell’emergenza Covid19 hanno preferito bloccare l’accesso agli abitanti dei paesi più a rischio, come l’Italia. Alcuni aeroporti, però, sono rimasti aperti, vediamo quindi insieme le indicazioni principali da seguire per poter effettuare un viaggio in questo periodo così delicato e, soprattutto, se si prevedono cambiamenti dopo il 3 aprile.

Volare o rinunciare?

In una situazione in cui la maggior parte delle attività commerciali sono state chiuse e per spostarsi a piedi è necessario portare con sé l’autocertificazione, volare è molto complesso, senza contare che a seguito dei diversi decreti emanati dal governo negli ultimi giorni è diventato difficile capire come muoversi nelle diverse circostanze. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza a riguardo.

Se si tratta di un viaggio di piacere è assolutamente vietato prenotare un volo, se invece si tratta di uno spostamento necessario per tornare a casa, è consentito. Solo in quest’ultimo caso, quindi, è possibile partire, ma bisogna comunque chiedere conferma alla propria compagnia area e accertarsi che il paese di destinazione, per chi viaggia fuori dall’Italia, non abbia delle restrizioni. A questo si aggiunge l’obbligo di autocertificazione da compilare e portare sempre con sé. Se dall’estero si torna in Italia, invece, è possibile farsi venire a prendere da un parente o un amico, il quale dovrà portare con sé l’autocertificazione o la stampa della prenotazione del volo dell’amico o del parente.

Attenzione ai paesi di destinazione

È importantissimo informarsi circa le decisioni prese dal paese in cui si vuole atterrare in merito all’accettazione di cittadini provenienti dall’Italia. Sono infatti molti ad averne vietato l’ingresso per ragioni precauzionali, tra questi la Giordania, il Libano, l’Arabia Saudita, il Turkemistan, la Mongolia, l’Iraq, il Kenya, il Madagascar, l’Angola, Giamaica, Trinidad e Antigua. L’Arabia Saudita, peraltro, ha preferito bloccare l’accesso anche ai pellegrini in viaggio verso la Mecca che provengono dall’Italia.

Molti dei voli potrebbero rimanere sospesi anche dopo il 3 aprile, pertanto è necessario mettersi in contatto con la propria compagnia per accertarsi dell’effettiva possibilità di partire.

L’incertezza dopo il 3 aprile

A causa del periodo di forte disorientamento, riuscire a prevedere le future normative è impossibile, considerando inoltre che l’emergenza sanitaria potrebbe a sua volta spostarsi in altri paesi anche extraeuropei. Se si tratta di viaggi turistici il consiglio rimane quello di attendere e posticipare, ma qualora si dovessero fare viaggi importanti e necessari la cosa migliore è continuare ad aggiornarsi su internet, ad esempio tramite siti di settore come quello di Omio che permette di ottenere informazioni sempre aggiornate circa i trasporti e gli eventuali rimborsi. Infine, è bene ricordare che in caso di voli cancellati il rimborso è obbligatorio e vi è il diritto alla riprotezione, ovvero alla possibilità di salire sul primo volo disponibile, anche se di altre compagnie.

Ecco quindi tutte le informazioni principali da tenere presenti in questo periodo, per le quali però risulta particolarmente importante mantenersi costantemente aggiornati.


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