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Economia e lavoro | 27 marzo 2020, 12:08

Coronavirus, dopo i dubbi dei giorni passati arriva il semaforo verde per i prodotti florovivaistici

Coldiretti: "Mercati, gdo e vivai sostengano il made in Piemonte"

Coronavirus, dopo i dubbi dei giorni passati arriva il semaforo verde per i prodotti florovivaistici

Consentita la vendita di piante e fiori in supermercati, mercati, punti vendita e vivai. Si scioglie dunque uno dei nodi che erano emersi nei giorni scorsi, alla pubblicazione dei primi provvedimenti del governo per limitare il contagio del Coronavirus. Inizialmente il settore sembrava tagliato fuori e questo non aveva mancato di destare parecchie perplessità.

A dare la notizia è Coldiretti in seguito all’ottenimento di uno specifico chiarimento da parte del Governo: “la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita”. Nella nota si precisa che “l’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc. Peraltro, tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore”.

“Un risultato importante per cui ora lanciamo un appello alla grande distribuzione, ai mercati e a tutti i punti vendita aperti affinchè promuovano la vendita di fiori e piante Made in Italy ed in Piemonte – affermano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Il risultato dell’emergenza, con il blocco delle vendite, è stato pesante lungo tutta la Penisola e ha toccato anche la nostra regione in cui il comparto florovivaistico genera una produzione lorda vendibile di oltre 130 milioni di euro di cui con più di 1100 imprese diffuse sul territorio, una superficie complessiva di 1300 ettari, una produzione di piante ornamentali di oltre 10 milioni ed un totale di circa 3500 addetti. Coldiretti Piemonte, sui propri canali social, ha già lanciato la campagna #iorestoacasa ma #lacampagnanonsiferma in cui vengono pubblicate cartoline con fiori e piante che la natura ci regala fiorite in questa primavera; adesso invitiamo i cittadini ad adornare con fiori e piante i propri giardini, orti e balconi come segno benaugurante con la mobilitazione #balconifioriti. Nel pieno rispetto di tutte le disposizioni nazionali e regionali sulle restrizioni per contenere il contagio – concludono Moncalvo e Rivarossa - i vivai continuano a lavorare per garantire la massima qualità di piante e fiori italiani e si stanno organizzando per fare consegne a domicilio, con contatti per telefono o mail”.

Soddisfazione viene espressa anche da Uncem, che commenta: "E' forte l'impatto positivo della nuova decisione in Piemonte dove sono presenti centinaia di imprese produttrici e commercianti. Le associazioni hanno temuto di dover mandare al macero tonnellate e tonnellate di merce. Non sarà così e Uncem apprezza molto l'impegno della Ministra che ha risolto una vicenda sollecitata a gran voce anche da Uncem".

Apprezzamento anche dell’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa: "In questi giorni - scrive - l’assessorato ha raccolto le diverse istanze pervenute dalle associazioni di vivaisti e floricoltori del Piemonte, denunciando le pesanti ricadute causate dell’emergenza sanitaria Covid-19 sull'intero comparto. Diverse le segnalazioni anche dai cittadini privati che hanno espresso l’esigenza di proseguire nella cura dei propri giardini privati e nei piccoli orti casalinghi. Nel pieno avvio della stagione produttiva è grande la preoccupazione di lasciare al macero la merce frutto del lavoro delle aziende del comparto. Invito i nostri cittadini piemontesi, che hanno dato sempre prova di essere vicini al proprio territorio, ad acquistare anche fiori e piante insieme ai prodotti agroalimentari #madeinpiemonte".

redazione

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