Sanità - 05 aprile 2020, 18:21

Tamponi, i sindacati scrivono al governo: "Troppo pochi, specie per il personale della prima linea"

I rappresentanti di polizia, vigili del fuoco e infermieri: "In Piemonte meno esami diagnostici che altrove"

"L’esame diagnostico del coronavirus è fortemente razionalizzato per la nostra Regione (e non solo), che conta meno di tre tamponi eseguiti per ogni contagio, contro gli undici del Lazio, i dieci della Toscana e gli otto della Puglia (dati aggiornati al 30 marzo). È una possibilità negata soprattutto al personale della prima linea costretto a lavorare allo stremo perché la chiusura dei servizi di emergenza sarebbe una catastrofe di proporzioni immani". Lo scrivono i sindacati di polizia, vigili del fuoco e infermieri in una lettera congiunta indirizzata al governo.

"In questo momento drammatico ci inchiniamo tutti i giorni di fronte a un sistema sanitario nazionale che tenta ancora di garantire l’equità delle cure nonostante sia stato spolpato per anni da torme di avvoltoi. È anche per questo che salgono rabbia e indignazione quando leggiamo di corsie preferenziali riservate a personaggi famosi, Vip, calciatori professionisti, politici o affini che hanno avuto la possibilità di eseguire uno, due o più tamponi per poi sbandierarne l’esito a favore di telecamere o di interviste (nel mentre operatori della sicurezza e dell’emergenza, quand’anche sintomatici, attendono di essere sottoposti al tampone). Il divario sociale non si misura più con le auto di lusso o con i Rolex esibiti al polso, ma con il numero di tamponi che ci si può permettere di comprare. La salute per quanto ci riguarda deve essere tutelata allo stesso modo e a tutti; a noi pare evidente che stia diventando una mera è insopportabile questione economica e di Status, tra l’altro ostentato senza ritegno. Se ci sbagliassimo saremo felici di essere smentiti".

comunicato stampa