Sanità - 25 aprile 2020, 16:49

"Io, guarita dal Covid, dopo un mese tra ospedale e quarantena devo stare a casa perché non mi fanno il tampone"

Una lettrice, che lavora in una rsa, ci scrive per raccontarci il suo calvario: la positività, poi la malattia, il ricovero e l'isolamento forzato. "Ora sto bene, ma l'ok al test non arriva. Perché non me lo fanno?"

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice, Marina Alina Apostu, che ci racconta la sua esperienza di oss risultata positiva al tampone del coronavirus:

"Dal 22 di marzo ho avuto i sintomi di Covd19. Dopo una settimana a casa con febbre a 39-40 ho chiamato il 118, però gli operatori non sono venuti a casa farmi il test perché, a loro dire, i miei sintomi non erano sufficienti per giustificare una visita domiciliare.

Io lavoro in una rsa e lì c'erano due ospiti che avevano presentato sintomi da Covd19 e io avevo avuto dei contatti con loro. Quindi ero abbastanza sicura che i miei sintomi fossero proprio quelli del coronavirus. Sabato 28 marzo ho così deciso di chiamare per la quarta volta il 118 e ho insistito per convincerli a venire a visitarmi, anche perché nel frattempo mi ero aggravata e non riuscivo a respirare. Sono allora venuti a prendermi e mi hanno portata al Pronto Soccorso dell'ospedale Martini. Lì mi hanno fatto tutte le analisi, mi hanno fatto il tampone e sono risultata positiva. Diagnosi: polmonite da Covid-19.

Immediatamente mi hanno ricoverata e mi son trovata attaccata alla macchina per l'ossigeno. In ospedale sono rimasta due settimane, poi, il 10 di aprile, mi hanno dimessa anche se risultavo ancora positiva.

Da quel giorno ad oggi, cioè per due settimane, sono rimasta chiusa in casa in quarantena. Tra l'altro da sola, visto che mio marito e mia figlia non avevano avuti sintomi e quindi potevano rischiare di essere infettati da me. Anche loro si sono fatti in 14 giorni di quarantena, ma nessuno li ha mai chiamati o si è interessato alla loro salute o condizione, se non la dottoressa di mio marito che gli ha prescritto i 14 giorni di quarantena, dopo i quali ha potuto di nuovo uscire. Nessuno gli ha fatto un tampone o una visita.

Da allora io sono invece chiusa a casa: il tampone dovevano farmelo il 22 aprile ma nessuno si è fatto sentire o vedere. Oggi la mia dottoressa ha fatto di nuovo il sollecito e ha ricevuto un email di risposta con scritto che devo stare altri 14 giorni in quarantena. Perché?

Perché senza nessun tampone e senza più sintomi devo continuare la quarantena? Che ne sanno loro che io sono ancora positiva quando io invece mi sento guarita? Sono disperata, nessuno mi dice niente. Adesso non e più una quarantena, questi sono arresti domiciliari".

Daniele Angi