Nuove Note - 26 aprile 2020, 06:00

Carbone: i toni caldi della Sicilia e l’eleganza torinese del suo brano ci portano nella terra degli aranci

Il primo singolo, “Ionia”, è un viaggio nella sua Sicilia, attraverso il quale ne scopriamo l’essenza.

Carbone: i toni caldi della Sicilia e l’eleganza torinese del suo brano ci portano nella terra degli aranci

I toni caldi della Sicilia si stemperano con l’eleganza di Torino nella musica di una giovane cantautrice siciliana di nascita ma torinese d’azione. Carbone, al secolo Carla Carbonaro, debutta all’età di sei anni sul palco dello Zecchino d’Oro cantando un brano scritto da Bruno Lauzi. Nel 2018 mette sù il suo progetto solista, con l’aiuto dell’amico e collega Steven Patrick Piu riarrangiando alcuni suoi pezzi. Il primo singolo, “Ionia”, è un viaggio nella sua Sicilia, attraverso il quale ne scopriamo l’essenza. Il tema del viaggio lo ritroveremo anche in altri suoi brani, ai quali sta lavorando per riunirli in un album.

Qual è il primo ricordo in musica di Carbone?
Nasco in una famiglia in cui la musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale, per cui suppongo che il mio primo ricordo musicale sia riconducibile a una delle tante serate karaoke che si svolgevano nel salotto di casa mia a Giarre, con parenti e amici. Sicuramente, però, uno dei primissimi ricordi che posseggo al riguardo è quello dello Zecchino d’Oro. Avevo cinque anni quando vi partecipai e mi fu assegnato un brano scritto e arrangiato da Bruno Lauzi, “La gallina brasiliana”. All’epoca non mi rendevo conto di niente, né di star partecipando a un trasmissione televisiva, né tanto meno di chi fosse lo ‘zio Bruno’, così voleva essere chiamato. Con il tempo ho elaborato questo ricordo e mi sono resa conto dell’enorme fortuna che ho avuto, grazie a quel programma, a conoscere e trascorrere del tempo con uno dei più grandi cantautori e compositori della storia del nostro paese.

 

Come è nato il tuo progetto musicale solista?
Il progetto Carbone nasce nel 2018, tra le vette dell’alta Val di Susa, in un piccolo appartamento adibito a studio di registrazione in cui, insieme al mio amico e collega Steven Patrick Piu, abbiamo deciso di provare ad arrangiare alcune delle mie tracce. Una volta capito che i pezzi effettivamente funzionavano, fu proprio lui a presentarmi al mio attuale produttore David Fulk, con il quale abbiamo deciso di portare avanti il progetto.

Come nasce un tuo brano?
Ogni brano che scrivo ha una vita propria. Spesso nasce prima la melodia e poi il testo, altre viceversa. Non seguo uno schema preciso, è un processo dettato dall’istinto e dalle sensazioni che sto vivendo al momento. Una sola cosa accomuna tutti i miei brani, ovvero l’accurata ricerca delle parole. Talvolta impiego settimane per trovare la parola giusta, sotto questo punto di vista sono una perfezionista. Il testo per me gioca un ruolo fondamentale, come si può evincere da Ionia, il mio primo singolo.

“Ionia” è il tuo primo singolo, che storia ci racconta?
Ionia” è di fatto un viaggio nella mia terra natia, la Sicilia. Un pò come Virgilio con Dante, guido l’ascoltatore alla scoperta di una terra estremamente sensoriale, ricca di bellezza e tradizione ma, al tempo stesso, vittima impotente di un disarmante disinteresse generale. Un percorso che si conclude con la decisione sofferta, ma necessaria, di migrare altrove.

Stai lavorando al tuo primo album, dicci qualche indiscrezione.

A livello armonico stiamo ancora lavorando alla ricerca dei suoni giusti. I testi invece seguiranno il tema conduttore del ‘viaggio’, raccontando storie di vita vissuta, presenti e future.

La tua Torino musicale e non.
Mi sono trasferita a Torino alla tenerissima età di quattro anni. Dunque possiamo dire che, non solo è la città che mi ha adottata, ma anche cresciuta. Qui ho scritto la mia prima canzone e vissuto le esperienze più importanti della mia vita. Sono sempre stata convinta che vivere qui abbia influenzato il mio modo di scrivere e creare. Essendo una città molto elegante, credo abbia conferito il giusto tocco di classe alla mia penna, stemperando quei toni tipicamente meridionali.

Qualche consiglio musicale non per i nostri lettori per i nostri lettori per questo periodo di quarantena?

Essendo musicalmente onnivora durante questa quarantena sto ascoltando tantissima musica di svariato genere. Dal classico pop, al fado portoghese. Recentemente però, mi è stato consigliato dal mio produttore l’ascolto di una cantautrice svizzera di musica folk-pop-blues, ovvero Sophie Hunger. Un’artista che, a parer mio, merita almeno un ascolto. Ovviamente vi consiglio di andare ad ascoltare Ionia, è un ottimo rimedio alla claustrofobia da quarantena.

News, anticipazioni. 

Vi posso anticipare che, virus permettendo, quest’estate uscirà un altro singolo e, in seguito, ci saranno anche alcuni live tra Sicilia e Piemonte.

 

Info su https://www.instagram.com/musicadicarbone  

 

 

Federica Monello

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