Sport - 06 maggio 2020, 11:55

Coronavirus, un torinese su tre guarda con interesse a yoga e meditazione

Cresce l'attenzione al benessere psicologico, tramite app e video tutorial

Più di un abitante di Torino su tre (38%) si dice interessato e propenso a provare attività e discipline che favoriscono il benessere mentale come yoga, meditazione, tai chi e mindfulness, e il 29% già ha provato a praticarle.

Lo rileva l’ultima ricerca dell’Osservatorio Reale Mutua sul welfare. Un aspetto, questo, particolarmente interessante in un momento nel quale la pandemia di Coronavirus ha portato a un cambiamento radicale delle abitudini di vita e messo a dura prova anche la nostra tenuta psicologica.

Queste attività, anche molto diverse tra loro, hanno in comune la capacità di portare importanti benefici: favoriscono la concentrazione (45%), riducono lo stress (31%), permettono di ottenere migliori performance lavorative (31%) e migliorano l’umore (29%).

Se non si può andare in una palestra o in un centro specializzato viene in aiuto la tecnologia con app (14%) lezioni da remoto e video tutorial (34%) che permettono di tenersi in forma anche da casa. Lo conferma un’analisi delle ricerche online in Italia nei primi mesi del 2020, dove spopolano i workout casalinghi per restare in forma e scaricare le tensioni, e tra le parole più ricercate ci sono appunto “app yoga”, “yoga online” e “stretching”.

Ma se sono sempre di più i torinesi interessati a queste pratiche, sono anche molti quelli che le vorrebbero applicate anche nell’attività lavorativa, una volta tornati alla normalità. A beneficiarne dovrebbero essere soprattutto i lavoratori sottoposti a scadenze e ritmi frenetici (36%) e quelli che oltre agli impegni di lavoro devono far fronte a compiti di cura impegnativi, come nel caso di genitori con figli piccoli o dei caregiver (40%).

Insieme a queste pratiche, a favorire il benessere mentale durante l’attività lavorativa è la possibilità di una gestione personalizzata del proprio tempo, resa possibile da forme di welfare come la flessibilità oraria (80%) e lo smartworking (31%).

comunicato stampa