Cultura e spettacoli - 09 maggio 2020, 16:23

Lagioia presenta il Salone Extra: "E' un esperimento, non abbiamo paura di sbagliare: grazie agli autori per la solidarietà verso l'Italia"

Dal 14 al 17 maggio, una maratona online di conferenze con scrittori e artisti. Ma il direttore promette: "Ci vediamo in autunno per l'edizione ufficiale: dei corpi e della fisicità c'è sempre bisogno"

Una diretta Facebook - la prima mai fatta - dalla sua abitazione di Roma, per raccontare vis-à-vis la nuova creatura digitale partorita dal Salone del Libro. Nicola Lagioia ha spiegato in un'abbondante mezzora cosa sarà "Salto EXTRA", la maratona di conferenze online in programma dal 14 al 17 maggio sul sito ufficiale della kermesse, come anticipazione dell'evento reale spostato al prossimo autunno a causa dell'emergenza sanitaria. 

"Fino a dieci giorni fa eravamo affranti rispetto al rinvio del nostro Salone - ha detto il direttore -, e tutto il nostro gruppo editoriale si era ormai rassegnato al fatto che, per la prima volta in 32 anni, a maggio non si sarebbe svolto. Dopo averlo salvato per ben due volte, da quando ci siamo messi alla sua guida, è pure arrivato il Coronavirus, e ci sembrava troppo da fronteggiare".

"Poi, l'idea - ha continuato -: perché non provare a fare qualcosa di simbolico? Stavo rileggendo, in questi giorni, Anatomia di un istante di Javier Cercas, uno dei nomi che avremmo dovuto ospitare in questa edizione. Nel frattempo, guardavo anche La casa di carta assieme a mia moglie. Finché al mio personaggio preferito, Nairobi, non è accaduta una cosa, e da lì si è accesa la scintilla. Perché non chiedere quindi al professor Alessandro Barbero di tenere per il Salone una lectio su come l’umanità, volta per volta, reagisce alle catastrofi? E perché non farlo nel luogo simbolo di Torino, la Mole Antonelliana? Lui ha detto subito di sì, e sul nostro gruppo Whatsapp ci siamo messi in moto". 

Ed ecco che pian piano si sono profilati tutti gli ospiti coinvolti in quello che Lagioia definisce un "esperimento", azzardato ma ragionato, rispetto al quale non ha paura di sbagliare, "come spesso accade nelle situazioni rocambolesche", anche se "le sbavature inevitabilmente ci saranno". 

Si comincia dunque il 14 con la lezione inaugurale di Barbero. Il 15 e il 16, largo al tour de force di incontri, dalle 10 alle 20 (tra gli ospiti: David Quammen, André Aciman, Annie Ernaux, Salman Rushdie, Donna Haraway, Alessandro Baricco, Samantha Cristoforetti, Jovanotti, Vinicio Capossela, Myss Keta, Zerocalcare, Ocean Vuong, Jared Diamond); gran finale il 17 con un evento live (ma naturalmente senza pubblico) in un luogo di Torino che verrà mantenuto segreto per evitare assembramenti a sorpresa. 

"Le risposte degli autori e artisti cui ci siamo rivolti sono state tutte generose e belle - ha continuato Lagioia -. Nel mondo della cultura c’è tanta solidarietà, specie verso l’Italia, Paese molto colpito dalla pandemia, la cui arte e letteratura sono amatissime al di fuori dei nostri confini, mentre spesso siamo proprio noi italiani a dimenticarcene. Il programma di giorno in giorno si è infittito ed è cresciuto, ma è una parte infinitesimale di quello che sarebbe il vero e proprio Salone. Saranno una sessantina di incontri, mentre al Lingotto ci sono 40 sale che lavorano 10 ore al giorno per cinque giorni la settimana".

"Nel corso degli anni e dei mesi avevamo già avuto l'idea di fare un evento virtuale, ma non ci eravamo mai sentiti di metterlo in atto - ha poi precisato -. Al giorno d'oggi basta dire una parola sbagliata o scrivere un post sbagliato e subito tutti ti sono addosso. Invece avere la libertà di sbagliare è determinante, se non ce l’hai non riesci a combinare nulla. Questa è una cosa fuori formato, e prima o poi bisogna provare a farla. Speriamo quindi di poter continuare a sentirci liberi di sbagliare". 

Entro lunedì sarà disponibile online il programma definitivo di "Salto EXTRA". Ma, conclude Lagioia scherzando e ricordando l'appuntamento autunnale, "questo non sostituisce la partecipazione fisica, perché dei corpi c’è bisogno. Il Salone è anche il luogo dei rimorchi, nascono e muoiono tantissimi amori. Contiamo sempre sulla comunità che lo forma e lo anima". 

Manuela Marascio