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Attualità | 10 maggio 2020, 07:00

Pilastro della famiglia, ieri come oggi. Tanti auguri, Mamma

Ogni anno la ricorrenza cade nella seconda domenica di maggio. E non è certo un caso, perché questa data ha un significato preciso...

Pilastro della famiglia, ieri come oggi. Tanti auguri, Mamma

Si celebra in moltissimi Paesi del mondo, con date e modalità diverse, ma con un unico sentimento d’amore. Il 10 maggio è la Festa della mamma. Già le mamme, colonne portanti della famiglia da sempre. Donne che profumano di bucato, di mughetto, di torte appena sfornate. Così, le conosciamo, anche senza scomodare cinema e letteratura. Però non bisogna dimenticare, come scriveva Oriana Fallaci che «essere mamma non è un mestiere. Non è nemmeno un dovere. È solo un diritto tra tanti diritti».

In Italia la Festa della mamma cade la seconda domenica di maggio, mese dedicato alla Madonna, la madre di tutte le madri. Difficile dire quando sia iniziata questa tradizione. Alcuni storici scomodano addirittura i romani che, in primavera, pare fossero soliti adornare le case con petali di fiori, in onore della divinità femminile Flora. Per i Greci era Rea, la madre di tutti gli dei, la grande procreatrice e un giorno all’anno veniva celebrata la sua figura e quella di tutte le madri.

I primi cristiani, invece, festeggiavano la quarta domenica di Quaresima la Vergine Maria, madre di Gesù, che rappresentava la madre spirituale di tutti i seguaci. C’è pure un’ipotesi romantica per cui nel XV secolo in Gran Bretagna, all’inizio della Quaresima, si celebrava il Mothering Sunday, giorno in cui si visitavano le ‘Chiese Madri’ e i bambini allontanati dalle famiglie per lavorare, in quella data, tornavano a casa per festeggiare soprattutto il fatto di rivedere la propria mamma, portandole dei doni.

Nel maggio 1870, negli Stati Uniti, Julia Ward Howe, attivista pacifista e promotrice dell’abolizione della schiavitù, propose l’istituzione del Mother’s Day: un’occasione in più per riflettere sull’inutilità della guerra a favore di una pace duratura.

Ma la verità è tutt’altra. La Festa della Mamma nasce nel 1908. E nasce per iniziativa dell’americana Anna Jarvis, che con tale ricorrenza volle rendere omaggio alla figura di sua madre. E di tutte le madri del mondo. La mamma di Anna, Ann Marie Reeves Jarvis, era nata nel 1832. Nonostante fosse impegnata a crescere ben undici figli (di cui solo quattro sopravvissuti fino alla maggiore età), nel corso della vita lavorò attivamente per migliorare le condizioni socio-sanitarie degli abitanti della sua comunità. In particolare delle mamme malate di tubercolosi attraverso i suoi Mother’s Day Work Clubs.

Quando morì, la seconda domenica di maggio del 1905, sua figlia volle istituire una festa nazionale in suo onore. E in onore di tutte le mamme. A tale scopo diede vita ad un’importante campagna, inviando lettere a ministri e membri del congresso. Grazie alla sua tenacia e determinazione, la prima Festa della mamma fu celebrata nella sua Grafton e l’anno dopo a Filadelfia: era il 10 maggio 1908.

Anna Jarvis scelse come simbolo di questa festa il garofano, fiore preferito dalla madre: rosso per le mamme in vita, bianco per le mamme scomparse.
Tempo dopo, il Mother’s Day ebbe così tanto seguito, che il presidente americano Thomas Woodrow Wilson nel 1914 lo rese una festività nazionale per tutte le mamme, da celebrare ogni seconda domenica di maggio.

Facendo un viaggio oltre l’oceano, arrivando nel nostro Paese, la storia della mamma ci riporta al 24 dicembre 1933 quando si iniziò a festeggiare la prima Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, ma è solo nel 1956 che le mamme iniziano ad essere celebrate nel mese di maggio. 

Il senatore e sindaco di Bordighera, Raul Zaccari, e il presidente dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, Giacomo Pallanca, iniziarono a festeggiare la mamma a Bordighera, durante la seconda domenica di maggio. Il 18 dicembre 1958 Raul Zaccari ebbe l’idea di presentare al Senato della Repubblica un disegno di legge per istituzionalizzare la Festa della mamma.

L’anno precedente, il 12 maggio 1957, il parroco di Tordibetto di Assisi, don Otello Migliosi, decise di festeggiare la mamma dando all’evento un valore fortemente cristiano. Alla base di tale scelta vi era la ferma volontà di riuscire a creare una forma di comunicazione tra culture diverse, incentivando sempre più il dialogo tra mamme e figli.

E allora, come festeggiare la mamma? Tante sono le poesie e le canzoni a lei dedicate (come il bellissimo brano musicale ‘Mamma’ interpretato da Beniamino Gigli). I bambini in questo giorno così speciale sono soliti recitare filastrocche e offrire lavoretti realizzati con tutto il cuore.

La Festa della mamma si festeggia la seconda domenica di maggio anche in Germania, Austria, Belgio, Brasile, Australia, Danimarca, Finlandia, Turchia. In Norvegia viene celebrata la seconda domenica di febbraio, in Argentina la seconda di ottobre, in Irlanda e Regno Unito la quarta domenica di Quaresima, mentre in Spagna e Portogallo la prima domenica di maggio. In Francia la Festa della mamma cade l’ultima domenica di maggio ed è celebrata come compleanno della famiglia. Ci sono nazioni dove, invece, essa viene celebrata in date precise: per esempio, in Egitto il 21 marzo, in Thailandia il 12 agosto.

Ma, date e racconti storici a parte, il vero senso della Festa della mamma è fatto di amore e riconoscenza. Mamme che lavorano, mamme che devono dividersi, farsi in quattro per far quadrare i conti, mamme che devono portare i pantaloni, mamme multitasking come oggi piace definirle.

Insomma, ricordiamoci di dare un bacio alla nostra mamma e, se materialmente non è possibile, facciamolo con il cuore e il pensiero.  Auguri a tutte le mamme del mondo!

Silvia Gullino

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