“Le dichiarazioni di Massimo Cogliandro, Segretario piemontese della Fillea Cgil, sul Disegno di Legge “Riparti Piemonte”, in questi giorni in discussione in Consiglio regionale, meriterebbero particolari attenzioni; attenzioni che la Maggioranza non sembrerebbe interessata a dedicare", dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.
"Nella proposta della Giunta è prevista alle sole aziende piemontesi la possibilità di partecipare alle gare pubbliche. Su questo, oltre al rischio di esporre la Regione Piemonte a ricorsi, c’è da sperare che le altre Regioni, in particolare quelle più ricche come la Lombardia, non si comportino allo stesso modo perché così facendo escluderebbero le nostre aziende da un numero ben più alto di gare. Per serietà aggiungo che dovremmo dire chiaramente che non tutte le competenze necessarie all’esecuzione di particolari lavori sono nelle disponibilità delle aziende piemontesi”.
“Inoltre, nel tentativo comprensibile di semplificare e sburocratizzare – precisa Ravetti - la proposta della Giunta contiene una serie di allentamenti dei controlli che Massimo Cogliandro non esita a definire come “un ragionevole rischio di stimolare i tentativi di infiltrazione mafiosa a danno delle imprese sane”. Infine, sempre nella proposta della Giunta, la Fillea Cgil esprime molte perplessità sull’esenzione del Durc, che ora è un documento fondamentale per partecipare agli appalti pubblici. Con il Durc sono assicurati i salari, le garanzie per la sicurezza nei cantieri e le coperture sanitarie per i lavoratori".
"Eliminarlo dalla documentazione preliminare non parrebbe essere un bel segnale al sistema sano della nostra economia. Per questo, di fronte a queste evidenze, varrebbe la pena che la Maggioranza si fermasse a riflettere”.
Perplessità sono state espresse anche dal gruppo regionale M5S Piemonte: "Ancora troppe categorie del commercio, dell'artigianato e dei servizi alla persona escluse dal sistema dei bonus del Riparti Piemonte. In Commissione abbiamo chiesto l'integrazione delle attività dimenticate ma, dalla maggioranza, sono arrivate solo timide aperture riguardanti pochi settori. Non si comprende, per quale motivo, alcune categorie vengano tenute in maggiore considerazione rispetto ad altre".
"I criteri adottati dalla Giunta sono oscuri, non condivisi e troppo discrezionali. Oggi in Commissione abbiamo chiesto chiarimenti ma non è arrivata alcuna risposta. E' ormai evidente come per la Giunta Cirio ci siano attività di serie A, che possono ottenere il bonus, e di serie B che vengono dimenticate".