Dopo aver annunciato la scorsa settimana di riaprire i cortili dei nidi per permettere ai bimbi da 0 a 3 anni di fare attività estive, Torino pensa ai ritorno sui banchi di settembre. La Città, come ha chiarito l’assessore comunale all’Istruzione Antonietta Di Martino in risposta al consigliere di minoranza Raffaele Petrarulo, ha aumentato i fondi assegnati in modo diretto alle scuole per la manutenzione ordinaria.
Soldi che gli istituti potranno destinare ad intervenire per la riapertura autunnale. E Palazzo Civico ha individuato altri possibili soluzioni per accogliere gli studenti. Allievi e studenti, soprattutto i più piccoli, -ha chiarito Di Martino - non si possono mettere dappertutto, meno che mai nelle strutture dismesse perché non agibili, nelle caserme o strutture simili”. Edifici che per accogliere i ragazzi necessiterebbero di ristrutturazioni ingenti, che richiederebbero anni e non servirebbero quindi a fronteggiare la gestione dell’emergenza Covid 19.
L’Ufficio Patrimonio ha dunque indicato come utilizzabili gli immobili di via Rubino e via Negarville, mentre “altre due strutture di proprietà del Comune sono in valutazione tecnica per poterle mettere a disposizione, in tutto o in parte, delle scuole”.
E anche il Politecnico di Torino è pronto a mettere a disposizioni altri spazi per gli studenti, mentre l’Università “confermerà l’offerta più avanti, dopo aver deciso la propria organizzazione”.