Economia e lavoro - 04 giugno 2020, 16:58

Coldiretti e Fase 2: "Con le frontiere aperte arrivo stagionali per la raccolta Made in Piemonte”

"Diventa ora necessaria una radicale semplificazione del voucher 'agricolo' che possa ridurre la burocrazia"

Le frontiere italiane sono state aperte senza obbligo di quarantena anche a circa 150mila lavoratori stagionali comunitari provenienti da Romania, Polonia e Bulgaria e altri Paesi europei necessari per salvare i raccolti nelle campagne. E’ quanto stima la Coldiretti in riferimento alla riapertura delle frontiere dal 3 giugno senza obbligo di quarantena ai cittadini europei e dell’area Schengen, mentre per gli extracomunitari occorrerà attendere il 15 di giugno.

“Dopo che, su sollecitazione di Coldiretti, sono già stati prorogati fino al 31/12 i permessi di soggiorno per lavoro stagionale in scadenza ed è stato ottenuto nel decreto Cura Italia che le attività prestate dai parenti e affini fino al sesto grado non costituiscono rapporto di lavoro né subordinato né autonomo, a condizione che la prestazione sia resa a titolo gratuito, l’arrivo degli stagionali ora è una boccata d’ossigeno per le nostre imprese, soprattutto per quelle frutticole e vitivinicole, anche se molti lavoratori, che solitamente venivano nelle nostre campagne, provengono da Paesi extra Ue come Albania e Macedonia", affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale.

"In questo contesto è ora necessaria, però,  anche una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università e molte attività economiche sono rallentate e tanti lavoratori sono in cassa integrazione”.

comunicato stampa