Politica - 10 giugno 2020, 10:50

L'allarme della Regione Piemonte: "Il Governo non dà attenzione all'automotive"

A dirlo è l'assessore regionale alle Attività Produttive, che ha aggiunto:"Il rischio è che le nostre imprese rimangano al palo, rispetto a Francia e Germania". Intanto la Regione rilancia con i bandi per attrarre insediamenti e investimenti

Il Governo non sta dando la giusta attenzione al settore automotive. L’appello al premier Conte è che venga fatta una valutazione più concreta e rapida, perché il rischio che le nostre imprese rimangano al palo, mentre Francia e Germania amplino i loro mercati”. E’ questo l’allarme rilanciato dall’assessore regionale alle Attività Produttive Andrea Tronzano in Consiglio Regionale, per il secondo giorno dedicato alle misure di rilancio per l’economia locale a seguito dell’emergenza Covid-19.

"La Regione -ha aggiunto l'esponente della giunta Cirio - fa quello che può con le risorse che ha, non abbiamo una legislazione in grado di poter incidere in maniera determinante nei percorsi industriali. Abbiamo comunque messo risorse in questi settori in maniera rapida, sia sostegno del Welfare sia a sostegno delle imprese".

Lunedì la Fim Torino aveva già acceso un faro sul tema, chiedendo che gli incentivi per la rottamazione dell’auto contenuti nel decreto Rilancio fossero estesi anche ai mezzi a benzina e diesel più nuovi. "L’iniziativa -aveva spiegato il sindacato - tenta di allinearsi ad altri Paesi europei. Il solo Macron in Francia è intervenuto direttamente annunciando lo stanziamento di 8 miliardi di euro a sostegno delle case automobilistiche francesi".

Intanto, innovazione e nuova occupazione sono i temi prioritari messi a disposizione dalla Regione Piemonte sui bandi del contratto di insediamento e dell’attrazione investimenti, attualmente in corso d’opera e su cui sono stati già erogati 24 milioni di euro. Sull’attrazione investimenti i progetti approvati e finanziati sono 43, con particolare riferimento al settore della meccatronica e dell’automotive; 230 persone in più beneficeranno di questo investimento trovando piena occupazione. Per quanto riguarda la dimensione territoriale dei vari progetti, sono 19 quelli approvati in provincia di Torino, mentre il cuneese ha presentato 13 proposte.

“Il Piemonte va avanti, non si ferma e molte aziende hanno proposto validi progetti di sviluppo – conferma l’assessore regionale alle Attività Economiche e produttive, Andrea Tronzano – questa è un’ulteriore testimonianza di una società imprenditoriale che crede e investe nel sistema produttivo, privilegiando temi come l’innovazione e lo sviluppo. Oltre duecento nuovi posti di lavoro sono una bella iniezione di fiducia proprio in un periodo come questo. Ricordo inoltre che sono ancora disponibili risorse che potrebbero aiutare a dare un ulteriore impulso alla ripartenza economica della nostra Regione”.

La misura del Fondo di attrazione investimenti, che favorisce, tramite sostegno finanziario, il rilancio degli investimenti del sistema produttivo piemontese dispone infatti ancora di sei milioni di euro di risorse. Quella relativa al contratto di insediamento, che invece sostiene progetti di ricerca preordinati o conseguenti all’insediamento (o ampliamento) da parte della grande impresa beneficiaria di una sede operativa in Piemonte, generando una ricaduta occupazionale, ha una dotazione finanziaria di 7,2 milioni di euro. Al momento sono pervenute due domande, una dal cuneese (produzione prodotti farmaceutici di base) e una dal vercellese (prodotti chimici).

Cinzia Gatti