Viabilità e trasporti - 11 giugno 2020, 10:20

Piazza Statuto si “rifà il look”: in arrivo un nuovo attraversamento ciclopedonale e la casa avanzata per le bici

I lavori in piazza Statuto verranno completati entro metà luglio: l’attraversamento, ritenuto complesso e pericoloso, favorirà pedoni e ciclisti

Controviale dopo controviale, ciclabile dopo ciclabile, la Giunta Appendino mette a segno un altro colpo in favore della mobilità dolce. Sono iniziati da qualche settimana e, salvo imprevisti, termineranno entro metà luglio i lavori per la realizzazione di un nuovo attraversamento ciclopedonale su piazza Statuto.

Non è un caso che l’amministrazione abbia voluto effettuare i lavori in una piazza “complicata”, il cui attraversamento è sempre stato considerato pericoloso tanto dai ciclisti quanto dai pedoni. L’obiettivo è quello di realizzare un’infrastruttura che ne tuteli la sicurezza e ne favorisca la mobilità. Ruspe e operai sono al lavoro, rallentati solamente dal maltempo che in questi giorni sembra non concedere davvero tregua. 

La grande aiuola al centro della piazza, tra corso Francia, corso Inghilterra, via San Donato e via Cibrario, in corrispondenza di quest’ultima verrà tagliata trasversalmente da Est a Ovest da un doppio attraversamento (ora ce n’è solamente uno) per i ciclisti e per i pedoni. Nella parte più vicina a via Garibaldi, invece, verrà realizzata una casa avanzata, già vista all’angolo tra corso Svizzera e corso Francia: si tratta di uno spazio dedicato alle biciclette, che una volta superate le auto, non sono costrette a respirare i loro scarichi e hanno così la precedenza una volta scattato il semaforo verde. Piccoli segnali di una mobilità in continuo cambiamento, sempre più a favore delle categorie di utenti della strada più fragili: pedoni e ciclisti. 

Un’opera che permetterà di dividere gli spazi e consentirà ai possessori di una bici o di un monopattino elettrico di collegarsi con semplicità a corso Francia, asse portante della mobilità dolce targata Appendino, tra piste ciclabili e controviali a 20 km/h.

Andrea Parisotto