Economia e lavoro - 15 giugno 2020, 14:38

Domani presidio dei taxisti e dei lavoratori del sindacato Usb in piazza Castello

La protesta di fronte agli uffici della Regione Piemonte per chiedere aiuti e un reddito dignitoso per tutti i lavoratori colpiti dalla crisi dovuta al Covid

Domani, martedì 16 giugno, alle ore 10.30, i taxisti torinesi e il sindacato di base Usb terranno un presidio in piazza Castello a Torino, davanti alla sede della Regione Piemonte, per chiedere aiuti e un reddito dignitoso per tutti i lavoratori colpiti dalla crisi dovuta al Covid.

Gli ammortizzatori sociali stanziati sono del tutto insufficienti a vivere decorosamente, molti lavoratori sono a casa senza lavoro. A metà giugno per quasi tutti scade la cassa integrazione e da metà agosto le aziende potranno riprendere a licenziare.

La crisi sanitaria ha fatto venire alla luce l'estrema vulnerabilità di tanta parte della popolazione che da anni vive di redditi precari e che si è trovata fin da subito completamente sprovvista di forme di tutela del reddito. L'esigenza di una misura universale di reddito che salvaguardi milioni di lavoratori è quindi sempre più pressante, eppure la gran parte delle risorse stanziate dai decreti governativi sono state concentrate sulle grandi imprese.

Diventa quindi sempre più urgente una campagna di mobilitazione che riesca ad imporre un’inversione di tendenza.  Per fare ciò è necessario un intervento diretto proprio di tutti quei soggetti e di quei settori del lavoro che questa crisi la stanno pagando in prima persona. Lavoratori e  lavoratrici ormai consapevoli che senza dei provvedimenti strutturali saranno ancora loro ad essere colpiti nel prossimo futuro.

Le ragioni della protesta sono per rivendicare: misure economiche certe per tutta la durata della crisi; nessuna deroga ai contratti nazionali ma, al contrario, una campagna per la stabilizzazione dei lavoratori precari, intermittenti impiegati in tutti i settori della nostra economia; l’apertura di un tavolo di confronto per affrontare le problematiche dei lavoratori e delle lavoratrici maggiormente colpiti dalla crisi come gli stagionali, i lavoratori del turismo, delle mense e della ristorazione, i dipendenti del settore spettacolo e cultura, il personale in appalto dei servizi educativi e sociali

Infine, si chiederà anche una moratoria sugli sfratti, sulle utenze e sulle bollette.

redazione