Non si placa l'onda emotiva di sdegno dopo il blitz della Guardia di Finanza nei confronti dei vertici di Ventures srl, accusati di bancarotta fraudolenta a due anni dall'avvio (virtuale) della reindustrializzazione del sito ex Embraco di Riva di Chieri. A far sentire la propria voce, anche Alessandro Sicchiero, sindaco di Chieri, che da sempre segue da vicino la vicenda e che spesso ha incontrato i lavoratori ai cancelli dell'azienda.
“Continueremo a stare dalla parte dei lavoratori e sondare la disponibilità da parte di imprenditori locali - dice il primo cittadino del Comune alle porte di Torino -. La Giunta verificherà come poter sostenere l’azione della Procura della Repubblica di Torino nella tutela dei lavoratori e della stessa Città di Chieri per i danni subiti”. “L’indagine giudiziaria che coinvolge i vertici di Ventures - prosegue - suscita grande amarezza e rabbia. Soprattutto è un duro colpo alla credibilità delle istituzioni e della politica. Il Mise e Invitalia avevano avallato l’accordo tra Whirpool e Ventures, e personalmente ritenevo che in quella cornice fosse opportuna un’apertura di credito nei confronti di chi prometteva una nuova vita per lo stabilimento di Riva di Chieri. Se le accuse di bancarotta, le fatture false e i flussi di denaro finiti nei conti personali troveranno conferma, allora vuol dire che gli allarmi lanciati dai lavoratori mesi fa erano fondati e che nessuno ha vigilato. Né il Governo, né Invitalia. Perché, per esempio, non è stata fatta una verifica approfondita sui conti di Ventures?".
"Oramai è evidente che non vi era nessun piano industriale e nessuna intenzione di investire sul sito ex Embraco - è l'amara conclusione di Sicchiero -. Il mondo della turbofinanza è popolato da pirati che atterrano su un territorio, svuotano le aziende e poi se ne vanno lasciando capannoni deserti e famiglie senza futuro. Sarà la magistratura a stabilire se questo è il caso di Ventures. Ho sempre detto che il Comune di Chieri è a fianco dei 400 lavoratori e delle loro famiglie, non ci rassegniamo e non accettiamo che il destino dell’ex Embraco sia quello di rimanere un guscio vuoto. Continueremo a stare a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, ma in modo pragmatico, sondando eventuali disponibilità di imprenditori locali a investire sul sito o ad assumere parte dei dipendenti”.
E lo stesso governatore del Piemonte, Alberto Cirio, è tornato sull'argomento: "Le notizie sull’ex Embraco, se accertate, riguardano fatti gravissimi e se qualcuno ha giocato intenzionalmente e consapevolmente sulla pelle di centinaia di famiglie dovrà risponderne fino in fondo". "Siamo stati sempre al fianco dei lavoratori e continueremo ad esserlo - aggiunge il presidente, insieme all'assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino -, ma da anni chiediamo chiarezza su questa vicenda. Nel rispetto dell’indagine in corso, chiediamo al Mise un confronto immediato”.














